Camera di Commercio di Lecce: pochi spiragli di luce per l'economia salentina

La disoccupazione aumenta drammaticamente, raggiungendo quota 17,7%. In un anno i disoccupati sono aumentati di 4mila 545 unità. Così come
l’escamotage della cassa integrazione con 10 milioni di ore. Aumentano le esportazioni del 10,7%, ma si contano sulle dita di una mano le aziende del tessile abbigliamento calzaturiero che sono sopravvissute. Il tac, rappresenta davvero una sconfitta, nonostante gli innumerevoli tavoli istituzionali e gli accordi quadro. Il turismo va bene con 4milioni e mezzo di presenze e l’8% in più rispetto il 2009. Ma per risollevare il Salento non si può puntare tutte le carte sul turismo.Troppo timidi i segni di ripresa per l’economia del Salento nel 2010. Non c’è poi tanto da festeggiare insomma, anche perché le ombre sono tante e tali che bisogna necessariamente dare una svolta decisiva per poter cambiare finalmente rotta. Come ogni anno la Camera di Commercio fa il bilancio dello stato di salute del nostro territorio. Lo fa attraverso un dettagliato e certosino lavoro di indagine e monitoraggio, racchiuso in due pesanti volumi. Pesanti, come pesante è la sopravvivenza di molte nostre imprese, il cui corso è ancora rallentato dalla crisi, dall’incapacità di sostenere la concorrenza, dalle scelte sbagliate di imprenditori spregiudicati e dalle non scelte della politica, che non fanno altro che lasciare il Salento ai margini. I numeri segnati in rosso dal Servizio Statistica e Studi dell’ente camerale, in collaborazione con l’IstitutoTagliacarne dovrebbero far riflettere tutti,istituzioni, imprenditori e sindacati.