Rosati dice addio al Lecce: "Non dimenticherò mai l'affetto dei tifosi"

Rosati dice addio al Lecce: "Non dimenticherò mai l'affetto dei tifosi"

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(di Carmen Tommasi)- Come direbbe Gianna Nannini “Ciao, maledetto ciao” ma sempre con il sorriso sulle labbra, forse proprio come piacerebbe ad Antonio Rosati. Da quel lontano 2002, quando Corvino dalla Lodigiani lo portò nel Salento, lo si è visto crescere, maturare calcisticamente, cominciare a esultare per i due scudetti vinti con la primavera giallorossa e iniziare a fare i primi passi in prima squadra fino all’esordio a sorpresa voluto da Zeman in serie A all'età di 21 anni in Lecce-Chievo. Il resto è storia recente: prima un campionato da protagonista in B con la promozione in massima serie con 41 presenze, dopo uno da titolare in serie A con 38 presenze e un'annata, pur essendo il portiere più battuto del campionato, da incorniciare grazie alle sue continue prodezze.

Ma ora, è arrivato il momento dei saluti per l'ormai estremo difensore azzurro che, dopo nove anni con la maglia giallorossa, dice addio al Lecce e si trasferisce al Napoli a titolo definitivo a fare il vice De Sanctis, squadra con cui ha firmato un contratto quadriennale (al club di Via Templari sono stati versati 3 milioni di euro).

Per il portiere di Stazzano, 28 anni compiuti lo scorso 26 giugno, si chiude, quindi, l'avventura in giallorosso, dopo 118 presenze e tanti bei ricordi da conservare nel cuore.

"Non dimenticherò mai l'affetto con il quale i tifosi giallorossi mi hanno sempre seguito e sostenuto, soprattutto nelle difficoltà. Nel momento in cui mi appresto a vivere questa nuova esperienza professionale, auguro al Lecce e ai suoi tifosi le migliori fortune": queste le parole di Rosati per congedarsi dalla tifoseria giallorossa, subito dopo l'ufficializzazione della notizia del suo arrivo nel Napoli.

L'ex numero 22 giallorosso spiega le motivazioni del suo addio: "A nove anni dal mio arrivo nel Salento, è arrivato per me il momento dell'addio. Non potevo rinunciare a questa grande opportunità, che mi viene data dal Napoli, un club che nella prossima stagione disputerà la Champions League, ma nel giorno del distacco dalla famiglia del Lecce sento il dovere di ringraziare pubblicamente tutte le persone -continua il portiere romano- che mi hanno aiutato a crescere e maturare come uomo e calciatore. Un ringraziamento particolare va alla famiglia Semeraro e a tutti i dirigenti dell'U.S. Lecce".

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