Nuovo attentato in Afghanistan: perde la vita un pugliese

Nuovo attentato in Afghanistan: perde la vita un pugliese

Due soldati italiani sono stati uccisi e altri due sono stati gravemente feriti in un attentato nella zona Nordest dell'Afghanistan.

I quattro soldati si trovavano a bordo di un veicolo blindato alla testa di una colonna di decine di automezzi di diverse nazionalità, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso Nord.

Il convoglio si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l'ospedale da campo di Herat.

Nel settembre 2009 erano morti sei parà della Folgore e altri quattro erano rimasti feriti in seguito a un attentato kamikaze che aveva colpito un altro convoglio della Nato sulla strada per l'aeroporto di Kabul.

Le vittime sono il sergente Massimiliano Ramadu' di 33 anni, di Velletri (Roma) e il caporalmaggiore Luigi Pascazio, di 25, della provincia di Bari.

Quest'ultimo era il figlio maggiore di un sovrintendente della Polizia di Stato, in servizio alla sezione "Volanti" della Questura di Bari.

Le salme rientreranno mercoledì. Strage con finalità di terrorismo è il reato che la Procura della Repubblica di Roma ha ipotizzato contro ignoti in un fascicolo aperto questa mattina con riferimento all’attentato subito in Afghanistan dai nostri militari.

L'indagine è affidata al pubblico ministero Giancarlo Amato il quale ha chiesto al Ros un primo rapporto sull’accaduto.

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