Concorso "Vini rosati d'Italia". L'orgoglio di Stefàno: "Inizia il percorso verso il futuro"

Al Castello Aragonese di Otranto la premiazione dei vincitori del primo Concorso enologico nazionale dei vini rosati d'Italia. La risposta dei produttori è stata compatta, con oltre 350 campioni di vino pervenuti e 18 regioni su 20. Il concorso nasce dalla volontà condivisa della Regione Puglia, dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, di Assoenologi nazionale e di Unioncamere Puglia, con l’obiettivo di valorizzare questa tipologia enoica che negli ultimi anni ha mostrato una crescita significativa in Italia, suscitando l’interesse sempre maggiore dei mercati. L'obiettivo è quello di valorizzare le migliori produzioni nazionali, favorirne la conoscenza e diffusione e, nello stesso tempo, orientare le aziende a produrre vini di qualità, adeguatamente presentati e commercializzati, con moderni criteri mercantili. Per l’occasione sono state allestite sale espositive e l’inaugurazione della mostra “Rosati d’Italia”, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e forestali Mario Catania e dell’assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia Dario Stefàno. "L'ampia partecipazione delle regioni italiane -ha dichiarato l'assessore- ci ripaga degli sforzi e degli ostacoli incontrati lungo il percorso e irrobustisce le nostre convinzioni: il vino rosato italiano deve essere valorizzato e tutelato, poiché ha le carte in regola per ambire a palcoscenici più prestigiosi. E' una pecularietà produttiva che appartiene all'intero Paese e racchiude in sé sapienza, tradizioni e culture contadine sedimentate nel corso di millenni. E' una parte della nostra storia e come tale va custodita e preservata, ma è anche una porzione importante del percorso verso il futuro che vogliamo fare accanto ai nostri produttori".