I Beni parlanti del #SacSmp: Palazzo Tafuri di Alezio

Oggi vi proponiamo un altro video racconto sui miti, leggende e tradizioni dei #beniparlanti del SAC Salento di Mare e di Pietre, il nuovo progetto in collaborazione con Teatro Koreja e Axa Cultura Lecce
PALAZZO TAFURI ad #Alezio
"E qui è dove ho trovato il mio fiore. Il mio fiore nella roccia, il fiore di Alytia, che sono io. Che cerco fiori tra le rocce del Palazzo dove vivo. Pa-la-zzo Ta-fu-ri, così è scritto qui sulla porta di casa mia. Ma io sono arrivata prima prima e ho iniziato a cercare i miei fiori. I fiori di Alytia, che sono io. Alytia, vuol dire anche A - le - zio, dove vivo. Sono arrivata qui che ancora non c’era niente, non c’era il Palazzo e non c’erano manco i Tafuri, c’erano già i fiori, qui tutti intorno e dentro al palazzo. Dodici stanze tutte mie, e al centro una salone grande. Tu tienimi la mano. Qui c’è passata un sacco di gente diversa, per primi i Messapi, la mia gente, poi dopo i Tafuri, che pregavano e pregavano la Madonna della Lizza tra un bagno al mare e uno stanato di melanzane! Poi gli uomini in divisa, accaldati e impigriti qui raccoglievano le multe, e ancora quelli della comunicazione, la SIP, Società Italiana per l’Esercizio telefonico. Quelli non erano molto carini, hanno piantato fiori enormi, bruttissimi, una ferraglia articolata e fuori contesto, perché le persone potessero parlare e allora basta bagni al mare stanati di melanzane. E invece oggi oggetti bellissimi: tutti raccolti in teche e io li guardo e li conosco tutti, do i nomi ad ognuno di loro ora casa mia si chiama Museo Civico Messapico, c’è la mia famiglia qui, io per loro raccolgo i fiori, i fiori di Alytia, gli vuoi vedere?"