Di seguito ripotiamo le dichiarazioni del sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, sulle azioni legate al problema dell'erosione costiera.
"L’Amministrazione Comunale, visto ormai l’annoso problema legato all’erosione costiera, ha affrontato da subito, appena insediatasi, la questione cercando soluzioni che potessero dare risposte utili su come affrontare tale emergenza.
Dapprima ci si è concentrati sulle aree ritenute a maggior rischio per l’incolumità pubblica, e pertanto sono state progettate opere per il consolidamento e restauro del bastione Pelasgi e del costone Madonna dell’Altomare, dove si corre il rischio di veder crollare parti dell’abitato cittadino. Proprio in questi giorni si sta ormai attendendo la cantierizzazione di tali opere che guardano alla sicurezza e ad un maggior funzionamento degli spazi oggetto di intervento.
Per quanto riguarda, invece, il problema erosivo che interessa le nostre spiagge si sono dovuti attendere gli strumenti programmatori che fornissero indicazioni utili per i relativi interventi di protezione, in particolare, il Piano regionale delle Coste e le linee guida dell’Autorità di bacino della Puglia che finalmente oggi sono disponibili.
Molti incontri con la Regione e con la Provincia in questi anni sono stati effettuati ma nulla di concreto è stato ancora fatto.
Ecco perché l’Amministrazione Comunale ha deciso, in accordo con i concessionari degli stabilimenti balneari, di muoversi autonomamente per dare incarico a professionisti con esperienza nel settore affinché si rediga un progetto che riguardi l’intero tratto costiero otrantino soggetto ad erosione. Questa progettualità, che ci auguriamo possa esserci resa disponibile quanto prima, dovrà fornirci indicazioni utili innanzitutto sulla possibilità di intervenire con sistemi di protezione e, in secondo luogo, le tecniche di intervento migliori nonché l’entità dell’investimento necessario a realizzare le opere di difesa.
Alla luce delle soluzioni che ci verranno suggerite e del quadro economico di progetto decideremo se l’intervento potrà essere realizzato mediante risorse derivanti dal bilancio comunale e da investimenti dei concessionari privati. L’auspicio ovviamente è che Regione e Provincia provino a dare un contributo almeno prevedendo una compartecipazione finanziaria in tale iniziativa".