C'era una volta Carosello, 42mila puntate fa questo programma divenuto cult, ha iniziato a scrivere la storia della televisione italiana attraverso una serie di pubblicità geniali andate in onda sulla Rete 1 della Rai dal 3 febbraio 1957 al 1º gennaio 1977.
Era un appuntamento giornaliero imperdibile per gli italiani che iniziavano a familiarizzare con lo strumento televisivo e che concludevano così le loro giornate in famiglia.
Chi è che non ricorda La Linea o il fantomatico Omino coi Baffi che faceva da testimonial alla ben nota marca di caffé Lavazza? Quanti sanno come sono stati creati questi personaggi che hanno dettato le regole dello stile? E quanti ricordano l'irresistibile siparietto che vedeva protagonista addirittura Totò?
Popolato dalle idee di tantissimi creativi, Carosello veniva trasmesso quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00 e nel tempo è diventato il baule dei ricordi di tante generazioni che hanno visto quei filmati, quegli sketch comici raccontare l'Italia del boom economico e dei primi supermercati, della carne in scatola e dei liquori, del caffé e degli attori di teatro che per far cassa si prestavano alla pubblicità ma pur sempre in modo elegante.
Vent'anni scanditi anche dalle rigide regole della censura e raccontati ieri sera con irresistibile ironia da Franco Liuzzi sul palco del festival Giornalisti del Mediterraneo 2016 a Otranto. A Largo Porta Alfonsina, la prima parte della serata ieri è stata una vera e propria macchina del tempo capace di far sorridere e riflettere.
Liuzzi ha sottolineato, riproponendo i filmati che hanno fatto scuola e che oggi più che mai riescono ancora ad indicare la rotta del buon fare e del buon creare, che alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Age & Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e l'americano Richard Lester.
A concludere una lunghissima serie di siparietti fu Raffaella Carrà, all'epoca astro nascente della televisione italiana di cui sarebbe diventata presto regina:
Il Festival in programma sino all'11 settembre prossimo, ieri sera ha dedicato il secondo appuntamento di questa edizione anche al confronto sul Mediterraneo e la libertà di stampa con la consegna del Premio Caravella Ernesto Galli Della Loggia (Corriere della Sera) che ha ricevuto l'importante riconoscimento dal sindaco della Città dei Martiri Luciano Cariddi.
Il vincitore assoluto della 8° edizione invece è Mimmo Lombezzi di Mediaset che, con un documentario degno del grande cinema realistico, ha raccontato e mostrato dal cuore di Gerusalemme l’intifada dei coltelli, vissuta da lui in prima persona per le strade della città, in un clima di feroce odio e di grande pericolo. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 11 settembre, ore 19, in Largo Porta Alfonsina. In caso di pioggia, nella sala triangolare del Castello Aragonese.
Un appuntamento ormai consolidato e che segna il termine dell'estate a Otranto, come ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Luciano Cariddi: