Paolo Perrone: "Test antidroga per tutti" e il primo a farlo è proprio il sindaco di Lecce

Fa l'esame antidroga e rende noto il risultato, invitando, maggioranza e opposizione a fare lo stesso e sollecitando la senatrice Adriana Poli Bortone ad estendere il test anche a livello nazionale. Dopo la doccia fredda nata dall'operazione Augusta, che ha portato all'arresto di 49 persone legate al clan di Salvatore Rizzo e che vedrebbe coinvolti alcuni politici dell'amministrazione leccese, il sindaco Paolo Perrone reagisce così: "Per evitare illazioni, alimentare dubbi e sospetti su chicchessia e sgomberare il campo da equivoci e strumentalizzazioni di sorta, invito tutti a sottoporsi non soltanto al test delle urine ma pure a quello tricologico (cioè sul capello). Il messaggio va soprattutto a coloro i quali sono stati pronti ad indossare la pelle dello sciacallo in questa delicata questione". Intanto l’opposizione chiede ai coinvolti di fare un passo indietro, oppure agisca il sindaco e chiede di affrontare l’argomento in aula consiliare.

REPLICA DI ADRIANA POLI BORTONE A PAOLO PERRONE

"Meglio tardi che mai! Apprezzo questa iniziativa del sindaco, che fa seguito alla richiesta da noi avanzata molti mesi fa. Se il sindaco, all’epoca, invece di fare polemiche avesse assecondato la nostra richiesta oggi parleremmo di altro. In merito alle indagini che lui suggerisce, è un discorso che può tranquillamente rivolgere al suo partito, a livello nazionale. Noi che siamo per l’unità d’Italia riteniamo che si debba fare a livello nazionale".