Lecce:Lucio Inguscio si dimette. Opposizione: "Sull'emergenza casa c'è para mafia"

Giunta a dodici al Comune di Lecce, la delega nelle mani del sindaco. Il costo di oltre 500 messaggi è stato alto per Lucio Inguscio, costretto dopo la bufera, a rimettere il suo mandato di assessore alle Politiche Abitative. I messaggi inviati a persone di sua conoscenza per avvertirle della prossima pubblicazione del bando per l’assegnazione delle case popolari non sono passati inosservati. Nuova grana insomma per il sindaco Paolo Perrone che si è trovato a gestire una vicenda più che mai delicata, perché alla base c’è l’emergenza casa che tormenta da anni il capoluogo salentino. Una leggerezza, quella di Inguscio, che ha il suo peso soprattutto per le tantissime famiglie bisognose che attendono un alloggio. L’opposizione alza la voce e pretende le dimissioni dell’assessore e l’intervento del sindaco, altrimenti è pronta la mozione di sfiducia e la richiesta di una commissione d’inchiesta che vada a fondo sull’assegnazione delle abitazioni. Un atteggiamento definito dalla minoranza para mafioso, meccanismo speculativo e tentativo maldestro di imbroglio per creare il terreno clientelare e di scambio di voti. Tutto ciò costruito sulla disperazione della gente.

Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate da Lucio Inguscio


"Ho inviato alcuni sms per rispondere ai cittadini che negli ultimi mesi - anche tramite sms - mi hanno chiesto informazioni sul bando di assegnazione degli alloggi popolari e mi hanno pregato di avvisarli sul loro cellulare. Ho voluto personalmente avvertirli che quanto prima il bando in questione sarebbe stato pubblicato. Mi sembrava un modo cortese ed efficace per rispondere con immediatezza alle richieste che ogni giorno ricevo nel mio assessorato.

Probabilmente il testo si prestava a malevoli interpretazioni da parte di chi prova a mettere in difficoltà il sottoscritto e l’intera amministrazione comunale. Fermo restando che non appena la graduatoria definitiva verrà pubblicata sarà cura dell’assessorato darne la più ampia diffusione per dare modo a tutti i cittadini di poter partecipare al bando.

La graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare verrà stilata, seguendo criteri oggettivi, da un’apposita commissione provinciale presieduta da un magistrato.
E’ dal lontano 1999, peraltro, che non viene pubblicato un bando di questo tipo. Così facendo questa amministrazione finalmente darà risposte concrete alle numerose richieste di alloggi che provengono ogni giorno dai cittadini.

Tengo a precisare che, una volta aperto il bando, le suddette domande dovranno essere inoltrate per raccomandata al Comune di Lecce. Valuterò se esistano o meno i presupposti per agire nelle sedi opportune per tutelare la mia immagine da insinuazioni gravi e di basso profilo che sono lontane dalla mia persona.

Ad ogni buon conto per sgomberare il campo da ogni possibile strumentalizzazione politica della vicenda e per evitare qualsiasi ombra sull’operato dell’Amministrazione in carica, di cui finora ho fatto parte, ho preferito - in questo delicato momento dell’assessorato di cui sino ad oggi ho avuto la responsabilità - consegnare nelle mani del sindaco le mie dimissioni".