No grazie è la risposta del Terzo polo alla neo candidata del Partito democratico. Inutile il tentativo di Loredana Capone di tendere la mano alle forze di centro per allargare magari la coalizione.
Paolo Pellegrino, coordinatore di Futuro e Libertà è il primo dal Terzo Polo ad esprimersi: "Tuttavia, questa nuova situazione ci pare che renda necessario intensificare ancor di più la nostra strategia che è quella, partendo dal Terzo Polo e sempre provando ad ampliare la coalizione, di individuare un candidato a primo cittadino che sappia essere sintesi della nostra progettualità".
Insomma, le direttive avute dai Big Fini, Casini, Rutelli e Lombardi, che da Lecce hanno avviato ufficialmente il percorso comune, vanno rispettate.
Il diktat è chiaro: da soli, con un proprio candidato (probabilmente il presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro) ed aprire il dialogo eventualmente solo al secondo turno. Paolo Pellegrino assicura quindi che l'entrata in scena di Loredana Capone non modifica i programmi già delineati dal Terzo Polo.
E critica l'utilizzo sbagliato delle primarie degli schieramenti avversari:"Lo spazio politico del Terzo Polo – tra chi, a destra, le primarie non le vuole e non le sa fare, e tra chi, a sinistra, le ritiene spesso un regolamento di conti - è l’unico in grado di accogliere opzioni includenti, in grado di governare la complessità, aggirando il muro contro muro che il falso bipolarismo ha eretto".
Nel frattempo il segretario provinciale del Pd, Salvatore Capone ritiene, quella di Loredana Capone, una scelta coraggiosa e generosa, nei confronti della città e nella direzione dell'unità e del rafforzamento del PD, perché mette in gioco tutto quello che si era conquistata presso la Regione Puglia, dall'assessorato alla vicepresidenza.
Salvatore Capone allontana, poi, definendole "paradossali", le voci di presunti paracadute o salvagente e assicura che il percorso intrapreso dal partito sia assolutamente chiaro e trasparente.
"L'unica realtà è che il PD salentino è degnamente rappresentato in tutte le Istituzioni. L'Onorevole Teresa Bellanova ed il Senatore Alberto Maritati continuano a svolgere il loro eccellente lavoro, per il Paese e per il Salento, in uno dei frangenti più bui della storia d'Italia".