Psr e nuova Pac: sull'argomento interviene Dario Stefàno

Psr e nuova Pac: sull'argomento interviene Dario Stefàno

"La vicenda dei Piani di Sviluppo rurale regionali e del paventato rischio di disimpegno delle relative risorse, è stata anche oggi argomento al centro della relazione del Ministro Romano in Commissione agricoltura alla Camera. Un tema rispetto al quale a Roma si continua a preferire, anche quest'anno, la strada del "count down mediatico" piuttosto che la condivisione con il Sistema delle Regioni delle problematiche annesse, con l’intento di dare soluzione - per tempo - alle eventuali criticità, alcune legate anche alla congiuntura che viviamo": questo il giudizio espresso dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Dario Stefàno, a nome di tutti i colleghi delle Regioni italiane, nella sua veste di Coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale.

"Rispetto al tema dei Psr e della capacità di spesa delle singole Regioni, vorrei ricordare al Ministro che, sin qui, è stata sempre scongiurata la restituzione a Bruxelles delle risorse per lo sviluppo rurale. Certo, un po’ di fiducia e di sostegno in più da parte del Ministero non guasterebbero per far si che "tutto il Sistema", anche quest'anno, centri pienamente l'obiettivo della quantità e della qualità della spesa".

“Il nostro auspicio - sottolinea Stefàno - è che l’atteggiamento del governo italiano e del Ministro, assunto sin qui, non abbia (come temiamo) riflessi nefasti sul comparto italiano. Una posizione, quella assunta Roma su questo tema, distratta e disancorata dal Sistema, tanto da essere rappresentata ai tavoli dell’Unione Europea in maniera estemporanea, e senza aver mai misurato preventivamente le reali aspettative e le attese del sistema agricolo”.

"Va ricordato, ancora una volta, al Ministro - continua il coordinatore Stefàno - che la debolezza dell’Italia nel negoziato sulla nuova Pac non nasce dai ritardi nella spesa ma è da ricercarsi nella disattenzione e nell'approccio avuta sinora nella discussione con gli altri partner europei, oltre che nella evidente scarsa credibilità del Governo italiano in Europa”.

“Tutto questo – incalza il coordinatore Stefàno - nonostante le Regioni avessero prodotto, per tempo lo scorso anno, con la condivisione della rappresentanza del mondo agricolo, un lavoro ed un documento di sostegno all’azione che sarebbe dovuta essere condotta dal governo italiano in sede europea. Di quel documento e di quel lavoro non vi è mai stata traccia nelle discussioni a Bruxelles, dimostrando così, ancora una volta, la volontà politica di trascurare e delegittimare le Regioni in un negoziato difficile e impegnativo che, invece, avrebbe dovuto vederle al fianco del Ministro”.

“A riprova di quanto affermo – conclude Stefàno - vi è la convocazione di una riunione sul tema Pac solo per il 6 ottobre, ovvero a tempo quasi scaduto, come a voler consumare un rito di ascolto delle Regioni, forse considerato dal Dicastero inutile. Si può recuperare? Non lo so. Se l'incontro del 6 rappresenterà un punto di ripartenza che vedrà riconosciuta la possibilità alle Regioni di poter lavorare in sinergia ed al fianco del Ministro nel dibattito che si svilupperà dopo la pubblicazione del documento del 12, lo vedremo. Le Regioni, nonostante il notevole ritardo, sono pronte a fare la loro parte".

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