SS 275. Class Action espropriati: giovedì prima udienza davanti al Tar

SS 275

Nel lungo iter giudiziario, iniziato a marzo del 2010 con il primo ricorso al Tar, quella di giovedì 29 potrebbe essere una sentenza “storica”. Si terrà la prima udienza davanti al Tar di Lecce dei due ricorsi presentati da coloro che verranno espropriati per realizzare la strada ss275.

Il Comitato275 si augura che "per la prima volta un giudice entri nel merito della questione, che faccia luce sui buchi neri che l’avvocato Paccione ha evidenziato nelle circa cento pagine dei ricorsi. Da questi si capisce bene come la trasformazione del paesaggio salentino, un territorio che coinvolge ben 15 comuni, debba avvenire per mano di una triangolazione (Sisri, Prosal e Anas) che ha agito in uno stato di totale anarchia, senza rispettare le più elementari leggi nazionali e comunitarie in materia di lavori pubblici e delle procedure amministrative.

Il giudice del Tar Lecce -si legge nella nota del Comitato- dovrà pur chiedersi come sia stato possibile che il SISRI, ente consortile perennemente in difficoltà economiche, abbia affidato la progettazione di una strada addirittura di interesse strategico nazionale ad una società privata di progettazione, la Prosal, senza avere i titoli per farlo, senza copertura finanziaria e senza regolare bando di gara. Tutto ciò con la complicità di un Ente nazionale, l’Anas, che perpetua i vizi procedurali creando via via una scatola cinese di violazioni.

Ma c’è poi una risposta politica che tarda ad arrivare. Su tutto quanto da noi denunziato grava un pesante silenzio.
Ed è per questo che, a pochi giorni dalla prima udienza del Tar di Lecce e a poche settimane dall’esposto presentato alla Procura di Lecce con le medesime motivazioni, abbiamo chiesto a tutti gli amministratori interessati di esprimersi pubblicamente sulla vicenda dell'ammodernamento della nuova s.s. 275".

Pesa il silenzio del governatore Vendola, che ha nel proprio dna la difesa della legalità e dell’ambiente e che ha usato la difesa del Salento dalla 275 come cavallo di battaglia per tutte e due le campagne elettorali. "Pesa ora più che mai, visto che -come ricorda il Comitato- la Regione Puglia si è costituita contro il ricorso al Tar della class action degli espropriati.

Ossia, il governatore Vendola, paladino della democrazia partecipata, decide di scendere in tribunale contro i suoi stessi cittadini che difendono ciò che lui ha dimenticato di fare da tempo: la bellezza del territorio e l’importanza della legalità. Pesa il silenzio dell’avvocato Giovanni Pellegrino nelle sue molteplici vesti: ex ambientalista, quando usava in campagna elettorale il vessillo della battaglia contro la 275, ex presidente della Provincia e dunque attore principale nella storia 275 ed ex avvocato del Comitato275. Ci chiediamo come sia possibile che Giovanni Pellegrino, uno degli avvocati amministrativisti più famosi, non abbia sentito l’urgenza di esprimersi su quanto da noi denunciato".

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