Idee (inglesi) per l'uso di Twitter: denunciare bustarelle e frodi

corruzione su twitter

Ecco un uso di Twitter che certamente neanche a SalentoWebtv ci era venuto in mente. Eppure, ne abbiamo fatte di cotte e di crude, da quando abbiamo cominciato a raccontarvi in diretta, smartphone alla mano, tutti gli eventi che accadono nel Salento e su cui posiamo il nostro obbiettivo.

La nuova proposta di utilizzo per Twitter è serissima e viene da un serissimo inglese, Richard Alderman, direttore del Seriuos Fraud Office britannico, un dipartimento governativo indipendente che si occupa di scoprire e perseguire grandi frodi e casi di corruzione.

"Se a qualcuno viene proposta una mazzetta [e non la vuole accettare ndr] o viene a conoscenza di un caso di bustarelle, la cosa più semplice del mondo sarebbe di postarlo su Twitter. La notizia farebbe il giro del mondo in men che non si dica. Mi domando se oggigiorno la minaccia di un impatto del genere possa essere efficace".

Dan Tench, un avvocato specializzato in diritto di internet, non è tanto entusiasta dell'idea di Alderman:

"Mi sembra un suggerimento quantomeno problematico. C'è un chiaro rischio che segnalazioni false possano essere dannosissime e che aumenti il numero delle querele per diffamazione".

Il web e la sua libertà, insieme con la sua velocità, propongono ancora una volta un'opportunità e un rischio. Un mezzo potentissimo che implica grandi responsabilità. Voi che ne pensate? (A parte che l'economia salentina si fermerebbe, se avessimo Alderman al lavoro da noi).

L'idea di sfruttare i social media per denunciare la corruzione, a qualunque livello, è venuta per prima agli indiani, ma Twitter non c'entrava direttamente. Si tratta di un sito web - ipaidabribe.com - che dà voce a un vero e proprio movimento civile contro busterelle e compagnia brutta.

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