Perrone vs. Poli Bortone alle primarie: quando l'allievo supera la maestra?

Paolo Perrone Adriana Poli Bortone

Se davvero lo scontro fra Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone dovesse consumarsi in occasione delle primarie del centrodestra, sarebbero due le notizie ghiotte per i giornalisti locali. E chissà se anche e soprattutto per occasioni come quella, gli stessi giornalisti, non sarebbero in grado, una volta ancora, di nazionalizzare in maniera clamorosa un caso locale, come è avvenuto recentemente con le Marcelline e Faccetta Nera.

La prima notizia è che Adriana Poli Bortone tornerebbe di nuovo ufficialmente un politico di centrodestra. E non è poco, visto tutto quello che si dice in giro sulle possibilità che la Poli possa aver sviluppato particolari avversioni per cose come "baricentrismo amministrativo, sprechi e carrozzoni", e che sia pronta ormai per saltare sul carro del secessionista Pagliaro. Mica male, per Perrone, se riuscisse a costringere la sua ex maestra di vita politica (o almeno la sua insegnante di ripetizioni) a fare un passo indietro, inchiodandola a una sfida aperta che non si svolgerebbe già alle urne, ma in fase di primarie, neutralizzando non poche delle astuzie che una maggiore libertà di movimento potrebbe mettere in atto la tremenda senatrice poli-valente (come l'ha definita Mimmo Pavone su 20centesimi).

La seconda notizia che ne viene fuori è che Paolo Perrone sta diventando, se non un politico maturo, almeno un politico scaltro. Uno stratega che non ci aspettavamo. "Chi parteciperà alle primarie, cui parteciperò pur essendo il candidato designato dai dirigenti nazionali della mia coalizione, accetterà di essere nella coalizione di centrodestra. Se io dovessi uscire soccombente offrirò il mio completo appoggio al candidato vincitore. Ovviamente, mi aspetto reciprocità". La Poli è con le spalle al muro. Nella sala Giunta di Palazzo Carafa, fino ad ora utilizzato principalmente per presentare lezioni di tango o abiti di Cristel Carrisi, ieri pomeriggio si respirava aria di guerra. Di sana, anche piuttosto brillante competizione.

E non c'è dubbio che la Poli sia stata profondamente colpita da questo gesto. Talmente colpita che ha risposto a Perrone con una citazione di Renato Zero: "Lui chi è?"

Dunque, colpo di codino (ormai i capelli hanno raggiunto una discreta lunghezza) di Perrone? Il "ragazzino" supera la "badante" (come li definivano un tempo)? Oppure "l'arrogantello" rischia di fari innervosire la "traditrice" (come li definiscono oggi?). La storia è tutta da raccontarsi e sarà certo un banco di prova interessante per tutti i terzi polisti d'Italia, sebbene, diciamocelo chiaramente, di Adriana Poli Bortone, nonostante il suo cognome da ragazza, ce n'è una sola.

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