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(di Carmen Tommasi)- Sorridente, caparbio, determinato. Ironico, quanto basta. Maledettamente, tenace. Antonio Rosati è positivo anche nella tabella salvezza del "suo" Lecce. L'estremo difensore giallorosso è convinto che i giallorossi abbiano tutte le possibilità di tagliare il traguardo della permanenza in serie A: "E' sicuramente un obiettivo alla nostra portata, abbiamo dimostrato di essere capaci di tutto, di ottenere risultati quando nessuno se lo aspettava. Arrivati a questo punto bisogna guardare gara per gara, giocando al massimo contro tutti per cercare di ottenere quanti più punti possibile, senza fare calcoli particolari. Non saprei dire quale tra le cinque partite restanti sarà più difficile, perché tutte le squadre che affronteremo avranno un obiettivo da raggiungere, a parte il Bari, ma quello è un derby, un discorso a parte".
L'estremo difensore di Moricone, classe 83', ritorna sul suo provvidenziale intervento su Cossu che lo ha visto protagonista nella sfida casalinga di domenica scorsa contro il Cagliari: "Ho avuto modo di rivedere la partita in televisione e la parata su Cossu è stato un bel gesto tecnico. In più, ci ha permesso di restare in partita. Non sarebbe stato facile iniziare il secondo tempo sotto di due reti".
Sul gol di Conti, a parere di molti, il portiere giallorosso avrebbe potuto fare qualcosina in più, ma Rosati non la pensa proprio così: "Ci sono rimasto un po' male per qualche critica che ho letto su quel gol incassato, ma sinceramente credo che se avessi parato quel tiro probabilmente sarebbe stata una parata più difficile di quella fatta sul tiro di Cossu. Non avrei potuto fare di più, perché è stato un colpo di testa da distanza ravvicinata".
Il Genoa è una squadra da tenere in alta considerazione per più di una motivazione: "Floro Flores e Palacio sono due buoni giocatori, senza però dimenticare i loro saltatori che sanno rendersi pericolosi in situazione di palla inattiva. E' naturale, però, che da portiere faccia più attenzione alle punte".
Voci di mercato vogliono Rosati lontano da Lecce nella prossima stagione:"Che il mio nome venga accostato ad altre squadre fa piacere, significa che ho fatto bene fino ad ora, però, sono solo voci del momento. Il Bologna? Non credo proprio. Ora penso solo al Lecce e a finire in bellezza il campionato".
Per finire, non poteva mancare un bilancio personale sul campionato in corso che lo ha visto protagonista con 33 presenze stagionali e tanti interventi fondamentali che hanno salvato i giallorossi in più occasioni, nonostante indossi la maglia nera del portiere più battuto della serie A con 56 reti subite: "Ad essere sincero non pensavo che questa stagione potesse essere così positiva, era il primo campionato che ho disputato da titolare nella massima serie, e lo sarà ancora di più se raggiungeremo la salvezza. Per questo devo ringraziare il mister che mi ha dato fiducia, la società e il nostro preparatore Lorieri, che, attraverso il lavoro che svolgiamo ogni giorno, mi ha permesso di esprimermi su questi livelli".