Lecce2019 al Museo MAXXI di Roma

Si sono svolte ieri al Museo MAXXI di Roma le audizioni delle sei città candidate a Capitale della Cultura 2019, davanti a una giuria composta da membri italiani e stranieri, scelti e concordati con la Commissione Ue. Tra meno di venti giorni, tra il 15 e il 17 ottobre si saprà finalmente il verdetto finale.

Durante la mattinata prima dell’intervento dei sei sindaci, si è discusso lungamente sulla possibilità di lavorare ad un approccio unico per tutte le iniziative di ‘rigenerazione’, in tutti i Comuni coinvolti. Michele Lorusso, (direttore dell’Anci) in particolar modo ha detto: “Iniziative come quelle di oggi costruiscono un filo conduttore comune, quando abbracciano macro-tematiche di riferimento, declinate poi, successivamente in ogni singolo territorio. Non esiste un progetto valido in ogni luogo e in ogni tempo, il progetto va costruito su misura come fosse un abito sartoriale. Quella di oggi è la prima di una serie di iniziative, che mette in contatto le Pubbliche Amministrazioni, con attori privati, associazioni e operatori del settore immobiliare, al fine di avviare quanti più progetti di riqualificazione possibili nelle città italiane”.

Per quanto concerne invece, la visione del Sindaco Paolo Perrone riguardo alle dinamiche culturali che fino a questo momento hanno caratterizzato la città barocca, Perrone si è espresso con queste parole: “La città fino a qualche tempo fa ha avuto negli imprenditori del settore turistico-culturale degli splendidi solisti, il che ha contribuito a causare l’incapacità di fare sistema. Contiamo di riuscire a invertire la rotta – ha rimarcato – ma per adesso registro già un primo successo: essere riusciti a costruire un nuovo modo di interlocuzione tra cittadini, organizzazioni, imprese e Pubblica amministrazione. Ed è su questo che dobbiamo costruire il nostro futuro affinché Lecce non sia riconoscibile solo per ciò che è stata, ma anche per ciò che è e soprattutto per ciò che sarà”.
E ancora, ha continuato il primo cittadino: “La bellezza, paesaggistica e architettonica, rappresenta una grande chance, la grande occasione della nostra terra. Le nostre utopie? La green economy, un nuovo storytelling del Salento, il riutilizzo delle strutture e coinvolgimento dei giovani. Vogliamo fare della nostra terra, una terra di accesso, dove la riqualificazione viene dal basso."
Soddisfatto, dunque, il primo cittadino Paolo Perrone, giunto a Roma con Arian Berg, coordinatore artistico di Lecce 2019, l’architetto Alfredo Foresta, il direttore Raffaele Parlangeli e l’imprenditore Giampiero Corvaglia.
“Abbiamo verificato che la nostra è una candidatura forte, ma abbiamo anche preso atto, come è normale che sia, giunti a questo punto, della forza delle altre concorrenti, e quindi come si dice in questi casi che vinca il migliore.”