Aperture domenicali dei negozi. Filcams Cgil e Regione Puglia contro la liberalizzazione voluta dal Governo

No alla liberalizzazione: la CGIL e la FILCAMS CGIL della provincia di Lecce sono sul piede di guerra e affiancano la Regione Puglia nell'intento di fermare gli effetti del decreto legge del Governo e che non pone vincoli alle aperture domenicali degli esercizi commrciali. "Un decreto -dichiara il sindacato- che crea confusione tra gli esercenti, concorrenza sleale, ma soprattutto comprime il legittimo diritto dei lavoratori al riposo e alla presenza in famiglia".

Il commento: Dopo l’apertura alla concertazione della vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone interviene il vicepresidente del Consiglio comunale di Lecce, Antonio Lamosa che rilancia l’idea delle cooperative di commesse disoccupate.

“Sulle aperture domenicali dei negozi, la vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Attività Produttive, Loredana Capone ha riaffermato la disponibilità della Regione alla concertazione con le organizzazioni sindacali.

Ma non è più tempo di tergiversare, alle parole debbono seguire i fatti quanto prima. Come molti ricorderanno, non è da oggi ma dallo scorso giugno che sostengo la necessità delle aperture dei negozi durante le domeniche e i giorni festivi. Sarebbe un provvedimento utile a far ripartire i consumi e a ridare fiducia ai cittadini, soprattutto se si considera la grave crisi economica che attanaglia principalmente il territorio meridionale.

Da sempre, peraltro, ho sostenuto l’opportunità di costituire una o più cooperative composte da commesse disoccupate, e non solo, che dopo un periodo di formazione potrebbero dar vita ad un vero e proprio albo del settore commerciale, di cui gli imprenditori potrebbero servirsi di volta in volta. Ci sono molte persone che preferirebbero sacrificare il giorno di festa pur di lavorare. Vorrei ricordare, inoltre che l’Amministrazione Comunale ha già sperimentato, con successo, l’istituzione di un albo per le badanti.

Attendiamo di essere coinvolti, come Amministrazione Comunale, in modo che si possa trovare una soluzione rapida al problema. D’altronde basta poco. Basta che le Istituzioni abbiano la volontà di individuare soluzioni concertate. Non dimentichiamo che la città di Lecce vive di piccolo commercio. Ecco perché i piccoli commercianti, gli esercenti e i lavoratori dipendenti vanno tutti tutelati. Sarà necessario sedersi attorno al tavolo della concertazione anche con loro per individuare un percorso condiviso”.