Se sperimentare crea dipendenza. Il primo meeting del Corecom sulle WebTv pugliesi visto con gli occhi di SalentoWebTv

Riunione WebTv pugliesi Bari

La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Albert Einstein

Cinque anni fa le WebTv erano un vero e proprio mistero.

Mi sembra ieri quando SalentoWebTv varcò per la prima volta la sede dell'Università IULM di Milano, presentando il suo progetto, ancora in embrione, al team di Altratv.tv, dal 2004 il primo osservatorio e network sulle web tv italiane e sui media locali in Rete. In sala, di WebTv in tutta Italia, eravamo forse solo una ventina. Oggi se volete dare uno sguardo alle WebTv nazionali nate in questi anni, sbirciate qui.

Sono passati questi cinque anni e il desiderio di essere strutturati a livello aziendale si è avverato: ciò che era solo un sogno oggi è una realtà.
Il "mistero" rimane, come nelle grandi coppie dove la passione non muore, e sperimentare questo mistero per cercare sempre nuove forme di comunicazione è la fonte di ricchezza della nostra InCima Social Network Strategy.

Ho rivisto Giampaolo Colletti, Founder & Executive Director Altratv.tv, dopo qualche anno finalmente in Puglia e non a Milano.
In Puglia si, dove il Corecom, con l'avvento della nuova carica a Presidente nella persona di Felice Blasi e da una sua volontà, ha dato ascolto per la prima volta a livello istituzionale, durante un tavolo di confronto organizzato con la Fondazione Rosselli di Roma che sta seguendo una ricerca e con Altratv.tv, alle piccole voci delle WebTv pugliesi. Dico piccole perchè tra i partecipanti, oltre a WebTv già "navigate" come Frontiera Tv, Bari.tv, TeleBrindisi.Tv e la nostra SalentoWeb.Tv c'erano anche singoli amatori del settore delle nuove tecnologie, pronti a investire tutte le proprie forze in Rete e che forse in questo meeting cercavano più un incoraggiamento che un vero e proprio confronto.

Noi dal canto nostro, lo sforzo di portare nel 2007 la WebTv, poi nel 2011 i social media come forma pubblicitaria e la social tv negli Enti Pubblici continuiamo a farlo. Comuni, Provincie, la stessa Regione, Fondazioni, possono cambiare, in un momento di forte crisi, abbattendo prima di tutto costi e sprechi, il loro modo di fare promozione, ma anche di amministrare, svecchiando quella comunicazione che oramai appartiene al passato.

La creatività è dalla nostra parte e la parola sperimentare mi piacerebbe che in questo territorio creasse dipendenza.
Tutto questo è possibile se nelle Istituzioni si crea il giusto dialogo e l'ascolto verso nuovi progetti di comunicazione. Ieri, durante il meeting, TeleBrindisi, aggueritissima, lamentava alla Fondazione Rosselli, la grossa diffidenza nell'aprirsi da parte degli amministratori locali (ma io direi anche nazionali) verso il Web, perché percepito da una generazione ancora come "piccolo, di nicchia", forse sconosciuto? Un paradosso visto il tesoro costituito da "la Rete delle reti". Regioni come la Toscana stanno investendo nei Social Media e il progetto di agenda digitale europea è stato presentato come strumento fondamentale per lo sviluppo e la sostenibilità socioeconomica.

Di WebTv si parla tanto, ma si prendono poche decisioni in merito. Può partire da una Regione però questo cambiamento e ce lo auguriamo. Ci auguriamo anche che sia la Puglia ad aprire il mach.
PugliaWebTv se ricordate è un progetto che abbiamo lanciato proprio per rispondere a quell'affannoso problema di cui si è discusso durante il tavolo a Bari, ossia la sostenibilità economica dei media digitali.

In quanto a programmazione, modelli di business io sostengo: ad ognuno la sua WebTv. E' giusto che la diversità di Rete rimanga. L'importante che se "piccole", "medie" o "grandi" le WebTv trovino il loro posto nel mondo, riconosciuto dai vertici istituzionali, perchè le risorse economiche siano giustamente ripartite.
Perché il Web risponda una volta per tutte ad a quel canone di giustizia e di democrazia per cui è nato.

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