La Puglia dice NO alle trivelle in Adriatico. Introna: "Il ministro Prestigiacomo venga in Puglia”

trivellazioni petrolifere

Non bastavano le torri petrolifere al largo delle Tremiti, ora la minaccia si sposta di fronte alle spiagge da Monopoli a Brindisi, fino ad arrivare nel Salento, tra le più affollate dell’Adriatico meridionale.

Man mano però le reazioni si fanno sentire. Prime a muoversi le associazioni ambientaliste che, qui nel Salento, hanno avviato una petizione popolare per fermare il progetto. Nell’apprendere del nuovo permesso di prospezione riconosciuto a fine luglio dal Ministero dell’Ambiente alla società Northern Petroleum, ora dalla Regione Puglia parla anche il presidente del Consiglio, Onofrio Introna.

“Sorprende – dichiara – la persistente, recidiva insistenza del ministro Prestigiacomo nell’ignorare ogni forma di dialogo con le comunità interessate, qualsiasi presa di posizione a difesa di un ambiente unico e perfino la legge approvata all’unanimità dall’intero Consiglio regionale pugliese, che ha dichiarato l’Adriatico inadatto a qualsiasi sfruttamento invasivo, a danno delle risorse marinare, paesaggistiche e turistiche sulle quali si basa l’economia sostenibile di milioni di cittadini europei”.

“è evidente – aggiunge Introna - che il Governo nazionale, il Ministero e la società petrolifera dovranno mettere in conto le prese di posizione, le proteste e i cortei che si moltiplicheranno a difesa anche del Sud Adriatico. E la Regione Puglia ancora una volta non lascerà sole le comunità locali in una battaglia per l’ambiente, l’economia e la salute. Il governo regionale e l’Assemblea pugliese ricorreranno ad ogni strumento per stornare l’ennesimo pericolo dalle nostre coste”.

“Non è un mare macchiato di chiazze oleose e cetacei spiaggiati quello sul quale cittadini e turisti vogliono bagnarsi in Puglia. Dalle stanze romane del Ministero si stenta probabilmente ad avere una visione chiara del problema”, conclude il presidente Introna. Per questo “invito il ministro Prestigiacomo a raggiungere la nostra regione per un periodo di vacanze, sia pure nei pochi giorni di svago che la situazione del Paese le concederà.

Se le sarà gradito, potrò accompagnarla insieme all’assessore regionale all’ambiente a visitare campeggi, litorali e lidi, sui quali sventolano le decine di bandiere blu che premiano la qualità dell’estate marinara pugliese. Potrà così rendersi conto dello scenario naturale e delle straordinarie risorse ambientali che Roma mette pervicacemente in discussione in cambio di una manciata di barili di pessimo petrolio, capaci tutt’al più di garantire un mese di autonomia energetica al Paese”.

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