Fas: la "lettera" di Vendola ai presidenti delle regioni del mezzogiorno

Fas: la "lettera" di Vendola ai presidenti regioni del mezzogiorno

"Oggi ho scritto ai presidenti delle Regioni del sud per dire che quando lavoriamo insieme, facciamo squadra, otteniamo dei risultati tanto piu' se facendo squadra troviamo un interlocutore nel governo centrale. In questo caso il ministro Fitto e' stato un buon interlocutore nel governo centrale".

Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha annunciato così ai giornalisti l'invio di una lettera ai presidenti delle regioni del mezzogiorno all'indomani dello sblocco dei fondi Fas da parte del Cipe.

"Tutti hanno visto che si è aperto un varco nel rapporto tra i governi regionali, soprattutto - ha sottolineato - tra le regioni del sud e il governo nazionale. Questo varco e' molto frutto del lavoro paziente, riservato e dell'intesa che vi e' stata tra il ministro Fitto e me. Questa intesa ci consente finalmente di chiudere l'annosa querelle relativa ai fondi Fas, che sono risorse destinate alle infrastrutture strategiche del mezzogiorno di Italia. Noi abbiamo chiuso ieri la prima parte della partita, abbiamo portato il primo assegno cospicuo, dobbiamo guardare con fiducia al salvadanaio che abbiamo".

Vendola ha, quindi, riferito ai giornalisti che "con il ministro Fitto, noi regioni del sud ora dobbiamo chiedere di poter rompere il salvadanaio, altrimenti quelle risorse restano congelate. Per poterlo rompere - ha spiegato - bisogna che vengano modificate le regole sul Patto di Stabilita': noi abbiamo tanti soldi e non li possiamo spendere. Questo e' veramente paradossale in una situazione come questa". "La mia iniziativa di oggi e' dire alle regioni del sud: torniamo a fare squadra, smettiamola di farci raccontare malevolmente dagli altri, raccontiamo noi - ha detto il presidente - le nostre ambizioni e prendiamo il vezzo buono di parlare noi del sud, stabiliamo contatti strutturali e solidi con chiunque a Roma abbia intenzione di ascoltare le nostre ragioni. Oggi - ha aggiunto - che e' una buona giornata, dobbiamo poter impegnarci perche' ci siano domani e dopodomani esempi altrettanto positivi per il sud.

"Caro presidente, il significativo successo che abbiamo registrato, dopo anni di battaglie comuni, sulla questione cruciale del trasferimento dei fondi Fas alle nostre amministrazioni regionali - scrive Vendola nella lettera ai presidenti delle regioni del mezzogiorno - ci puo' consentire di svolgere una riflessione e di coordinare ulteriori iniziative comuni. Se il sud impara a fare squadra, anche reagendo alla proliferazione di nuovi comuni e pregiudizi che affogano i nostri territori in una indistinta palude, i risultati non mancano. Il primo pezzo di Par-Fas racconta della nostra volonta' di corrispondere alle attese dei cittadini che amministriamo, anche attivando politiche anticicliche e dando una prospettiva alla domanda di lavoro: noi ora potremo attivare cantieri che significano crescita e sviluppo, cosi' come auspicato da tutti i piu' autorevoli attori sociali e istituzionali. Ora, gia' a settembre, dovremo completare il varo del Cipe degli ulteriori pezzi che completeranno il quadro". "Come e' noto l'obiettivo e' stato raggiunto grazie alla 'leale collaborazione' tra i diversi livelli di governo - scrive ancora il presidente della Regione Puglia - in modo particolare con il ministero per gli Affari Regionali. Il punto su cui dovremmo immediatamente concentrare la nostra iniziativa riguarda, al di la' delle provviste finanziarie che alimentano le nostre progettazioni, la loro concreta stendibilita'. Su questo terreno resta aperta, e piu' drammatica che mai, la questione del Patto di Stabilita', con il suo effetto di congelamento della cassa delle nostre amministrazioni e i conseguenti effetti depressivi sulle nostre economie. Chiedere la nettizzazione delle quote di cofinanziamento della spesa comunitaria rispetto al Patto rappresenta una rivendicazione credibile e sacrosanta. Si tratta - conclude Vendola - di un obiettivo razionale e raggiungibile. Su questo vi chiedo di coordinare, anche nella relazione con il Governo, la nostra comune azione".

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