Una conferenza stampa del tutto particolare e insolita quella di questa mattina, nell’ex Convento dei Teatini a Lecce. Più che una vera e propria conferenza si è trattata di una “colazione” con gli organi di stampa e tutto lo staff di Lecce 2019 per parlare di quelli che sono i programmi e le ultime cose da sistemare e mettere a punto prima del 6 ottobre prossimo, quando nella nostra bella città verrà a far visita la Commissione Europea, che oltre a Lecce dovrà valutare anche le altre 5 città finaliste, ossia Cagliari, Matera, Siena, Perugia e Ravenna, per poi scegliere quale sarà la Capitale europea della cultura per il 2019.
“Siamo allo sprint finale- ha sottolineato il primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone- il 6 ottobre ormai è alle porte, e in questi ultimi giorni bisogna preparasi al meglio per poter affrontare questa sfida. Le altre città finaliste saranno agguerrite tanto quanto noi, perciò bisogna essere bravi ad emergere, a risultare i migliori, i più creativi, i più brillanti, i più innovativi e puntare a fare la differenza.
Di certo, arrivati a questo punto non sarà una sfida facile, ma la differenza possiamo farla tutti noi che ci crediamo in questa città, fondamentale è dunque la sinergia, lo spirito di coesione e la collaborazione di tutti noi, di un territorio attivo e partecipativo per la sua città e la sua terra”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il coordinatore artistico di Lecce 2019, Airan Berg, che ha ribadito quanto essenziale sia il coinvolgimento umano in queste battute finali che precedono il verdetto.
“Sono solo i cittadini che potranno ottenere il titolo, non basta un bid book fatto bene ed uno staff di 10-12 persone, ci vuole ben altro. Io invito tutti a partecipare il 6 ottobre, per condividere tutti assieme quell’energia positiva, quel sentimento di appartenenza al nostro territorio, alla nostra città che potrebbe perchè no, fare la differenza e farci fare quel salto di qualità come Capitale Europea della cultura per il 2019."