Un lungo sfogo per ufficializzare la sua candidatura alle primarie del Pdl a Lecce. Il consigliere di maggioranza Gigi Rizzo, presidente dell'Istituzione per i Servizi Sociali, scende quindi in campo e lo fa denunciando un sistema, tra le mura di palazzo Carafa e di tutto il Pdl, basato sulla disattenzione, l'omertà, metodi clientelari, scelte sbagliate e imposte dall'alto, scelte non condivise ma comunque accettate. Fa l'elenco delle vicende eclatanti che hanno segnato la storia leccese di questi ultimi anni, dal filobus al Circolo Cittadino e infine rivela che il Comune di Lecce non è coperto di nemmeno di assicurazione. In tutto questo secondo Rizzo "i cittadini sono stanchi, disillusi e privi di speranza". Poi precisa di non essere in guerra con Paolo Perrone, di non essere un consigliere d'opposizione, ma di voler semplicemente proporre un'alternativa alla città. Intende vestire i panni di Masaniello per portare a Lecce "la rivoluzione garbata". La sua decisione viene condivisa dal senatore Carlo Giovanardi dei Popolari liberali. Gigi Rizzo sfida quindi il sindaco uscente Paolo Perrone e il presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro e lo fa puntando sulla "coerenza" e definendosi un "pazzo sognatore".