Domenico Rea allievo del pittore salentino Vincenzo Ciardo racconta la sua pittura gentile e provocatoria

Nell'associazione culturale Progetto Bottega Universale Creativa in G. Paladini a Lecce (di Patrizia Angelozzi) incontriamo il pittore Domenico Rea.
A Napoli fu allievo di Vincenzo Ciardo- noto artista di Gagliano del Capo- maestro dal '40 all'Accademia di Belle Arti della cattedra di Paesaggio.

Rea si definisce un paesaggista "non commerciale" ai nostri microfoni. La sua è una rappresentazione del vero, poetica, dove il colore accentua la materia.
Negli anni sessanta comincia il suo processo di colorazione, la materia comincia a svincolarsi dalla realtà esterna, fino ad arrivare negli anni settanta ad una chiave di lettura geometrica.
Segno distintivo di questo umile artista la sua poetica del colore e del segno e una forte carica emozionale.

Un pittore non globalizzato, ma che anzi dal '75 al '90 si dedica all'impegno sociale, scruta per vent'anni lo scompenso di un mondo in metamorfosi. "Inconsciamente le sue case già temevano la cementificazione; i suoi paesaggi nell'estatica solarità presagivano l'inquinamento, le sue nature morte, vaporanti d'atmosfere viola, dicevano la definitiva scomparsa della scena dell'uso quotidiano degli strumenti cari al buon tempo antico e ai ricordi non ancora perduti" (Angelo Calabrese).

Sono gli anni del disamore, degli anni di piombo, del terrorismo e delle stragi esasperate.

Tra le suo opere note: "La femminista", "Il terzo mondo", "L'uomo politico", "Il martire (il caso Moro)"

Il Comune di Sant'Anastasia della Provincia di Napoli gli ha dedicato una personale nel mese di marzo "I percorsi pittorici di Domenico Rea", ripercorrendo cinquat'anni di attività artistica.
E al suo maestro Vincenzo Ciardo proprio Rea e altri allievi del maestro (Baratta, Crispo, De Filippo, Maddalena, Perisano) dedicano una mostra- omaggio al complesso monumentale di S. Severo al Pendino dal 12 al 24 maggio 2011 nella capitale partenopea.

E alla "simpatica signorina" (da leggere con accento campano)- come l'ha definita lui- a cui concede questa intervista, rivela "mi aspetta una mostra a Lecce".