A Nardò il quartier generale per la "mobilitazione studentesca"

"I tagli al diritto allo studio, all’edilizia scolastica, la disoccupazione giovanile, l'approvazione della riforma dell'università, il collegato lavoro, le minacce di riforma, la cancellazione dello statuto dei lavoratori, esigono una risposta chiara in questa Primavera anomala".

Con questo spirito l’unione degli studenti ha deciso quindi di organizzare un’assemblea cittadina a Nardò. Durante l’assemblea i ragazzi si sono divisi in 4 gruppi per affrontare altrettante problematiche e possibili iniziative: welfare, precarietà, altra riforma (modello alternativo di scuola che parte dal basso scritto dagli studenti per gli studenti stessi) e guerra in Libia e immigrazione.

"Crediamo che sia fondamentale costruire mobilitazioni diffuse sul territorio nazionale dopo il 9 Aprile che riportino al centro la nostra idea di scuola, di università e ricerca nell’agenda della politica del Paese. Ci mobiliteremo in tantissime città italiane costruendo azioni sul tema welfare, accesso ai saperi e precarietà. Scenderemo in piazza per continuare a gridare, così come abbiamo fatto il 9 Aprile, che il nostro tempo adesso e che ci riprenderemo il presente per costruire un futuro senza precarietà".