Carlo Salvemini lancia il concorso di idee per una "Lecce città pubblica"

I cittadini devono essere i veri protagonisti della politica. Le loro idee, le loro proposte possono dare nuovo slancio per lo sviluppo del territorio. Per questo, Carlo Salvemini lancia un vero e proprio "Concorso di idee", per rendere il capoluogo salentino "pubblico". Lo fa con una nuova iniziativa del suo laboratorio "Lecce2.0dodici" e con un bando ufficiale, da oggi, disponibile online, che ha una scadenza dei termini, una giuria di prestigio e premi in denaro. "Iniziativa ha l'obiettivo di aprire una riflessione aperta, plurale e partecipata sul concetto di spazi pubblici -dichiara Salvemini- una riflessione che sia capace di innescare un processo di identificazione collettiva. I vincitori saranno tutti coloro che dimostreranno il proprio amore per Lecce attraverso idee nuove".

Questo l'indirizzo dove scaricare il bando www.lecce20dodici/blog/cittapubblica

UN CONCORSO DI IDEE
Per attivare una riflessione aperta, plurale e partecipate sullo spazio pubblico urbano, coerente nelle modalità con lo spirito del laboratori, che ha l’ambizione di stimolare nuove forme di protagonismo civico. Convinti come siamo che tutto comincia da noi, come ci dice anche B.Obama; e che se progettare una città è un compito di specialisti contribuire a progettarne lo sviluppo è un dovere di tutti, come dice un amico di lecce2.0dodici

IL TEMA DELLA CITTA’ PUBBLICA
L’idea di Lecce come città pubblica ci consente di attivare ragionamenti sullo stato attuale degli spazi riservati alle attività collettive che non è soltanto spazio aperto (strada, marciapiede, piazza, parco), ma è anche volume per attrezzature culturali (una biblioteca, un museo) per l’istruzione (un asilo, una scuola) per lo sport (un campo sportivo, una palestra) per i servizi (un centro sociale, un mercato). Lo spazio pubblico inteso non necessariamente in contrapposizione a quello privato ma comunque capace di catalizzare nella comunità un sentimento di identificazione collettiva.
Attraverso il concorso intendiamo quindi ancorare le idee di progetto agli spazi pubblici, che spontaneamente saranno scelti dai partecipanti al bando, per una riflessione collettiva sullo spazio pubblico urbano.

PROGETTAZIONE E PARTECIPAZIONE
Chi partecipa al concorso (da singolo, da creativo, da gruppo di professionisti), “sceglie” lo spazio pubblico, accetta il legame con lo spazio e con le persone, dialoga con il quartiere in forme e modi liberi senza indicazioni da seguire o soglie da raggiungere. L'obiettivo è quello di sollecitare un progetto "socializzato" di trasformazione urbana, in cui sia chiara ed evidente l'importanza della “committenza popolare e comunitaria”. Il gruppo di progettazione deve cerare un rapporto forte e diretto con lo spazio (o il tema) da progettare; ad un allegato snello da produrre: un "documento di sintesi sottoscritto da un numero minimo di associazioni locali, entità commerciali e cittadini residenti, che dichiarano di aderire idelmente al progetto proposto e di essere stati coinvolti nell'ideazione. Quest'adozione sollecitata dal concorso è funzionale alla creazione di un rapporto diretto tra i progettisti/creativi e la comunità di riferimento, per promuovere insieme alle persone i nuovi valori urbani. I cittadini sono i primi esperti. Sono quelli che fanno l'urbanistica con i piedi e che consumano le scarpe. Sono i motori della ricognizione urbana.

CONCORSO APERTO A TUTTI
Il concorso è rivolto idealmente al mondo delle professioni ma è aperto alla partecipazione di chiunque voglia esprimere il proprio contributo di idee ed abbia compiuto il diciottesimo anno d’età. In coerenza con le finalità dell’iniziativa saranno privilegiati nella valutazione i gruppi multidisciplinari al fine di stimolare una visione globale della proposta e favorire lo scambio culturale; e, come detto, i partecipanti capaci di creare un rapporto diretto e forte con lo spazio e il tema da progettare.

PRESENTAZIONE PUBBLICA DEI PROGETTI.
La presentazione delle idee progettuali avverrà in forma pubblica durante il mese di luglio (date da definire) assegnando a ciascun partecipante un tempo di 10 minuti che può essere liberamente utilizzato. Subito dopo la presentazione pubblica degli elaborati, in parallelo con i lavori della giuria ma senza alcuna interferenza con gli stessi, tutti i partecipanti saranno chiamati a condividere i propri approcci progettuali e i valori di identità territoriale espressi, in un incontro collettivo di confronto, coordinato e condotto con metodologie inclusive. L’obiettivo è l’emersione immediata delle chiavi di lettura e dei valori progettuali condivisi. L’associazione Città Fertile (info: www.cittafertile.it), gruppo tecnico professionale specializzato nella progettazione partecipata urbana e architettonica, curerà la facilitazione dei due incontri pubblici (esposizione delle idee, ricognizione e condivisione) e la produzione delle mappe concettuali dei valori, immaginario plurale dei creativi partecipanti e patrimonio della comunità leccese.

GIURIA
Volutamente pluridisciplinare, sovraregionale, autorevole. Basta leggere i nomi per averne conferma:
Angela Barbanente, urbanista e assessore regionale all’assetto del territorio;
Giandomenico Amendola, ordinario di sociologia urbana, uno dei riferimenti nazionali più autorevoli nel suo campo autore di numerossimi saggi sul tema della città e responsabile tra le altre cose di City Lab, Laboratorio Interdisciplinare sulla Vulnerabilità Sociale e la Sicurezza Urbana dell’Università di Firenze;
Antonio De Luca, scultore e artista salentino, componente del gruppo Stalker , progetto transdisciplinare di ricerca sperimentale, fondata su pratiche spaziali esplorative, di ascolto, relazionali, conviviali e ludiche, con gli abitanti e con gli archivi della memoria;
Carlo Infante, libero docente di PerformingMedia nelle Università (Udine, Bologna, Lecce, Macerata, IED) teorico di azioni culturali di comunicazione multimediale e marketing territoriale, fondatore del gruppo URBAN EXPERIENCE, progettazioni urbanistiche partecipate;
Stefania Mandurino, imprenditrice, commissaria dell’APT di Lecce
Maria Valeria Mininni, architetto, paesaggista, docente presso il Politecnico di Bari, coordinatrice del Piano Paesaggistico della Regione Puglia.
Franco Ungaro, Direttore Cantieri Teatrali Koreja.

PREMI
Come tutti i concorsi sono previsti premi, in denaro. A questo proposito lancio un appello ai nostri imprenditori, o alle fondazioni presenti in città per sostenere questo progetto, che altro non è che l’espressione di una passione verso questa città attraverso uno strumento, il concorso, che sollecita una partecipazione alla progettazione del bello e utile per Lecce. Una sollecitazione, quindi, a esprimere manifestazioni d’interesse che faccio in forma pubblica e trasparente.
Insomma: un concorso come un luogo pubblico per una una città pubblica: il vero motivo per cui vale realmente la pena partecipare.
Vince uno e vincono tutti.