E' il gran giorno! Misure e controlli per proteggere il derby più atteso dell'anno

Il tanto atteso derby Lecce-Bari, che dopo diversi anni torna ad essere finalmente deputato nel campionato di massima serie, sarà disputato in uno stadio gremito di folla e festante più che mai.

Una vera e propria riaffermazione dello Stato di diritto e giusta conclusione di una vicenda ancora poco chiara nello snodarsi della quale, tutti gli attori coinvolti, anziché rimuovere i possibili ostacoli, non hanno fatto altro che frapporne degli altri inasprendo animi già irrequieti.

Il fatto è che uno Stato che si definisca di diritto dovrebbe garantire a tutti i cittadini il libero esercizio dei propri diritti e diritto è anche quello di assistere, nel tempo libero, ad una partita di calcio.

Chi ha prospettato lo svolgimento dell’incontro a porte chiuse, dunque, ha cercato di negare un diritto e la circostanza è ancora più grave se a farlo potrebbe essere stato un uomo delle Istituzioni. Se così fosse, verrebbe da chiedergli: “ma Lei ha la tessera del tifoso oppure è un ultras ?”

Ad ogni modo tutto è bene quello che ‘inizia’ bene poiché la fine, di fatto, resta ancora da scriversi, intanto, la città di Lecce si blinda e organizza maxi numeri per la messa in sicurezza dei civili. Oltre mille uomini per garantire che questa giornata resti quanto è giusto che sia, una giornata di sole e di festa che fa bandiera di due squadre pugliesi ancora una volta in serie A. Certo, a ognuno, poi, la propria sciarpa di colore.