SalentoWeb.Tv presenta #MAgarte

Il campanile del Duomo di Lecce è una vertigine, sembra inanellato, scolpito, nella parola oltre che nella pietra. Questo segnalibro puntella il cuore della città in cui Mariella Agostinacchio è giunta una manciata di anni fa, un tempo abbastanza lungo - cinque anni - per una donna che ha fatto della semina in un luogo nuovo e dello spostamento continuo uno stile di vita, un esercizio spirituale. Bitonto, Firenze, Roma, Lecce, sono i punti cardinali della sua cartografia, insieme alle opere d'arte che ha iniziato ad amare molto presto e che hanno segnato il suo percorso.

#salentowebtvFirenze, Roma e adesso #Lecce, ecco alcune città attraversate dalla nostra blogger Mariella Agostinacchio...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Mercoledì 2 marzo 2016

Attraversiamo i vicoli del centro storico, ci sediamo al tavolino di un bar, ordiniamo un buon caffè. Mariella intreccia le belle mani da pianista mancata e inizia a raccontarci la sua storia, la storia di una bambina di sei anni e di una stanza d'infanzia dove campeggiava un poster del David di Michelangelo, ed ecco l'inizio di quello che lei stessa definisce "un amore clandestino, quindi eterno".

#salentowebtv presenta #MAgarteLe iniziali del nome di Mariella Agostinacchio, la blogger che da oggi è per noi di...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Mercoledì 2 marzo 2016

La seduzione continua dell'arte e dei luoghi attraversati, delle relazioni umane passate al setaccio della bellezza condivisa, ecco il motore della vita di Mariella, l'inevitabile fiamma che alimenterà il suo blog per SalentoWeb.Tv, un diario di viaggio dedicato alle mostre, ai concerti, al teatro, alle variazioni sul tema dell'arte, un blog che prende in prestito le iniziali del suo nome per intrecciarsi al suo grande amore proibito, l'arte per l'appunto, ed ecco #MAgarte.

#salentowebtv Oggi vi presentiamo Mariella Agostinacchio, la nuova blogger che ci farà viaggiare nel mondo dell'arte...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Mercoledì 2 marzo 2016

"L'arte ha avuto una funzione salvifica nella mia vita, soprattutto la scultura. A sei anni quest'idea mi era già chiara, ma da quel momento in poi è stato un percorso amoroso ad ostacoli. Avrei voluto frequentare il Liceo Artistico, entrare in contatto con la materia viva, con l'atto stesso della creazione, ma quarant'anni fa imperava ancora questo immaginario distorto del mondo dell'arte, questa connotazione proibita ha spinto il mio percorso verso il Liceo Classico dove ho scoperto i classici, la tragedia greca, le parole che hanno nutrito la mia anima."

Un sorriso benevolo e complice ci fiorisce dentro quando le ascoltiamo dire: "La tragedia greca mi ha salvato la vita." Sembra quasi una contraddizione in termini, ma non lo è, è anzi la cifra zero di una vocazione profonda, un tendere verso l'orizzonte che l'arte slarga nelle nostre vite.

Dovendo scegliere una fotografia in grado di racchiudere questo orizzonte, Mariella ci indica un noto ritratto in bianco e nero di Dalì nell'atto di creare generando un movimento non solo interiore, qualcosa di così potente da far saltare le sedie insieme ai gatti (la blogger in questione convive anche con due gatti dai nomi emblematici, Caravaggio e Cleopatra, n.d.r.) ed alle idee. Questo movimento genera mondi, è il punto di massima rifrazione del prisma che ogni individuo è, un aspetto che Mariella sottolinea raccontandosi e giocando con la tazzina ormai vuota. Un prisma, sì. Perché una vita non basta. E per giunta non sappiamo farne a meno. Un cortocircuito che chiamiamo Arte.

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