E’ stato presentato a Roma In vitro, un progetto sperimentale che ha l’obiettivo di allargare la base dei lettori nel nostro Paese e rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta a partire innanzitutto dai piccolissimi. Si tratta di una iniziativa del Centro per il Libro e la Lettura, che ha coinvolto la Regione Umbria e le Province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce e Siracusa, in rappresentanza di sei territori diversi per distribuzione geografica, dimensione e densità di popolazione e quindi perfettamente utili alla sperimentazione. Alla presentazione, presso la Chiesa sconsacrata di Santa Marta, erano presenti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Lorenzo Ornaghi e gli amministratori degli enti coinvolti, tra cui la vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca.
In vitro (finanziato dalla Arcus s.p.a. con 2 milioni di euro) prevede una serie di azioni coordinate dagli enti locali che coinvolgeranno tutti i partner della filiera del libro e della lettura, i referenti politici e i soggetti sociali presenti sui rispettivi territori. Proprio sui territori coinvolti sarà effettuata una mappatura dei comportamenti e delle abitudini dei lettori in relazione a fattori chiave come titolo di studio, professione e fascia d’età. La sperimentazione si propone di avvicinare al libro 60.000 bambini e le loro famiglie nel prossimo biennio. Il principale target di riferimento dell’iniziativa sono i piccolissimi (0-1 anno) e i bambini in età prescolare (fino a 5-6 anni), che riceveranno un kit di libri appositamente selezionati per diverse fasce di età, corredato da materiale illustrativo e didattico anche per i genitori. I cofanetti per i neonati saranno distribuiti dalle strutture pediatriche locali. Il progetto prevede inoltre attività di aggiornamento volte alla creazione di nuove figure professionali, i promotori della lettura, che opereranno in strutture dedicate con l’ausilio di specifici materiali divulgativi. Non mancheranno corsi di lettura ad alta voce per pediatri e genitori.
Purtroppo, in Italia i dati relativi alla lettura sono poco confortanti. In vitro investe proprio sulla lettura come risorsa di sviluppo e di crescita del Paese. Gli enti coinvolti si sono resi disponibili a co-finanziare il progetto investendo risorse proprie (umane e logistiche) e di terzi (sponsor). Inoltre le amministrazioni sono chiamate a stringere “patti di lettura” in cui i soggetti firmatari si impegnano per l’aumento degli indici di lettura sostenendo tutte le azioni necessarie al raggiungimento dell’obiettivo. Un ruolo centrale nel progetto è riservato alle biblioteche e alle cosiddette “infrastrutture della lettura”, di cui la Provincia di Lecce possiede un apprezzato circuito. A livello centrale In vitro sarà gestito da una “cabina di regia” che coordinerà le operazioni nel loro insieme ed infine ne valuterà i risultati. Sul territorio saranno creati Gruppi Locali di Progetto formati da insegnanti, professionisti della filiera del libro e politici, che seguiranno nel dettaglio e in maniera continuativa tutte le attività.
“Sono orgogliosa del coinvolgimento della Provincia di Lecce e del suo territorio in questa sperimentazione - commenta la vice presidente Simona Manca - che evidenzia come l’esigenza di allargare la base dei lettori abituali italiani sia intimamente legata allo sviluppo e alla crescita generale del Paese e, soprattutto, non sia più rinviabile. Di fatto, è un riconoscimento al nostro sistema bibliotecario, tra i più moderni e funzionali d’Italia, su cui abbiamo già investito strategie e risorse con Bibliando e la Rete Provinciale delle Biblioteche. La scarsa propensione alla lettura va combattuta come si combattono quotidianamente tutte le grandi e piccole cattive abitudini italiane”.