Slow Wine 2012: Il meglio dell’enologia Pugliese secondo Slow Food

Slow Wine 2012: Il meglio dell’enologia Pugliese secondo Slow Food

Appuntamento con il meglio dell’enologia Pugliese secondo Slow Food: domenica 4 dicembre, alle ore 17.30, presso Tenuta Moreno, a Mesagne, contrada Moreno s.s. 7 (uscita Latiano Est).

Il pretesto è la presentazione di Slow Wine 2012, la guida di Slow Food Editore dedicata al vino, l’occasione, però, è quella di far incontrare i produttori pugliesi con il pubblico, i giornalisti e i mass-media, di far conoscere vini e vignaioli, insomma un momento di incontro e di riflessioni attorno al vino.
«Slow Wine 2012 ha cercato di valorizzare i vini e le aziende che credono e crederanno fortemente nelle potenzialità dei propri vitigni e dei propri terreni e che si impegnano in una ricerca seria della qualità. In Slow Wine ciò che conta è una visione globale della viticoltura, lo stile, l’approccio, la filosofia messa in pratica dalle cantine» spiegano Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori della Guida.

Durante la presentazione intervengono:
Dario STEFANO – Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari
Giovanni BRIGANTE – Consigliere Regionale
Alfredo MELCARNE – Presidente Camera di Commercio di Brindisi
Massimo VALLI – Direttore Commerciale Banca Popolare Pugliese
Fabio GIAVEDONI – Curatore Guida Slow Wine
Antonello DEL VECCHIO – Responsabile Regionale Guida Osterie d’Italia
Duccio ARMENIO e Francesco MUCI – Responsabili Regionali Guida Slow Wine

Al termine della presentazione della guida degustazione dei vini di tutte le aziende pugliesi presenti in guida.
Il costo per partecipare alla manifestazione è di euro 20,00 per porta calice, calice, degustazione vini, finger food e copia guida Slow Wine 2012.

Nella seconda edizione di Slow Wine sono recensite 1904 cantine (contro le 1850 della precedente edizione) grazie all’opera di più di 200 collaboratori che hanno percorso in lungo e in largo la penisola per osservare di persona le aziende prima di procedere a darne un giudizio, valutando le cantine nel loro complesso e assegnando così i giusti riconoscimenti.

Riconoscimenti che prendono in considerazione non solo i vini degustati, ma anche il lavoro in vigna.
Perché Slow Wine non è semplicemente una guida, ma è anche un progetto di forte valorizzazione dei territori italiani e del mestiere di vigneron.

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