“Faremo di tutto per difendere i nostri diritti e la nostra dignità”. A parlare sono i lavoratori ex Aams (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato), dell'ex Manifattura Tabacchi-Bat di Lecce. L'allarme lo lanciano dopo la riunione con la Flai Cgil Lecce, nella sala “Di Vittorio” della sede provinciale.
I lavoratori hanno scritto una lettera indirizzata alla società Bat (British American Tobacco) Italia, al Ministero dello Sviluppo economico, al Presidente della Regione Puglia, al Presidente della Provincia di Lecce, al Sindaco del Comune di Lecce, a Confindustria Lecce, ai Sindacati nazionali Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, al Consorzio Inser Salento.
In questa lettera, i 20 lavoratori dell’ex Bat di Lecce esprimono forte disagio e preoccupazione per l’incertezza per il proprio futuro lavorativo, dopo oltre dieci mesi dall’accordo sindacale.
Sembra infatti che per questi lavoratori stiano sfumando due possibilità fondamentali: di essere riassunti dai nuovi soggetti imprenditoriali, che devono assorbire il personale prima impiegato in Bat, e il mantenimento dell’iscrizione all’istituto di previdenza Inpdap.
Per questo i lavoratori chiedono la convocazione urgente delle parti. Il tempo infatti stringe: perché, dopo il 31 dicembre 2011, Bat cesserà di corrispondere l’indennità che attualmente i lavoratori ex Aams stanno percependo.
Se non saranno ascoltati, i lavoratori annunciano, sin da ora, di voler ricorrere a tutte le iniziative, anche le più estreme, per difendere i propri diritti e la propria dignità.
Qui di seguito il testo della lettera:
I sottoscritti lavoratori BAT di Lecce (ex AAMS)
esprimono
il più profondo disagio e la più viva preoccupazione per l’incertezza delle proprie prospettive lavorative alla luce dell’ipotesi del venir meno di due fondamentali garanzie previste dall’accordo del 1° dicembre 2010:
- la riassunzione presso i nuovi soggetti imprenditoriali;
- il mantenimento dell’iscrizione INPDAP.
Premesso quanto sopra i lavoratori BAT di Lecce (ex AAMS)
chiedono
l’urgente convocazione delle parti per il conseguimento di uno specifico accordo nel quale trovino conferma i diritti individuali, adottando tutte le opportune soluzioni atte a fronteggiare le nuove problematiche manifestatesi.
L’urgenza è altresì avvalorata dall’imminenza della data del 31 dicembre prossimo venturo, termine, trascorso il quale, BAT cesserà di corrispondere l’indennità che attualmente i sottoscritti stanno percependo.
L’approssimarsi malaugurato di tale evenienza è prevedibile che, peraltro, porti all’assunzione di tutte le iniziative, anche le più estreme, volte a difendere i propri diritti e la propria dignità.