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(di Carmen Tommasi)- Ripartire dal Lecce visto a Bologna per dimenticare l'ultimo pesante k.o. esterno in casa del Siena. Andrea Bertolacci è convinto che il vero Lecce sia quello grintoso e determinato sceso in campo allo stadio "Dall'Ara" e non quello remissivo e poco aggressivo di domenica scorsa a Siena. Il centrocampista romano, classe '91, vuole un gruppo deciso e determinano come quello dello scorso anno: "Nella scorsa stagione è stata determinante la forza del gruppo per conquistare la salvezza".
E' riuscito a darsi una spiegazione sulla sconfitta di domenica con il Siena?
"Purtroppo della partita di domenica in casa del Siena ci sono da analizzare più aspetti negativi che positivi, anche perchè il risultato finale parla di una sconfitta netta. I nostri avversari sono stati più bravi e cinici rispetto a noi, visto che con quattro occasioni hanno realizzato tre reti. A noi è mancata la giusta cattiveria ovvero quel qualcosa che in campo avrebbe potuto fare la differenza e mi riferisco ad una maggiore concentrazione e concretezza sotto porta".
Sono arrivati tanti nuovi elementi rispetto allo scorso campionato, come si trova con il nuovo gruppo?
"Quando in una squadra cambiano tanti giocatori la cosa più importante è fare gruppo come è succeso l'anno scorso in cui abbiamo dimostrato di essere uniti e affiatati, raggiungendo così il nostro obiettivo nel migliore dei modi. Dobbiamo, quindi, crescere come gruppo ed essere più uniti alla conquista del nostro obiettivo finale che sappiamo tutti qual è".
A livello personale è soddisfatto della sua prestazione contro i toscani?
"Sono un tipo che non si accontenta mai: sono abituato a prestazioni migliori, ritornavo titolare dopo un po' di tempo, anche se a livello fisico sono contento di come sto. Certamente posso dare di più e sono certo che quando sarò al top fisicamente tutto andrà meglio".
Come si trova nel ruolo di trequartista nel 4-3-1-2?
"A Siena il mister mi ha impiegato nel ruolo di trequartista, mentre lo scorso anno De Canio mi faceva giocare più da mezz’ala sinistra e partivo un pò più arretrato. Ma sono un giocatore duttile e perciò posso ricoprire più ruoli, anche se per caratteristiche è più nelle mie corde la posizione in cui giocavo lo scorso anno".
Lecce-Cagliari: che partita sarà?
"Domenica sarà una bella partita perchè loro sono una gran bella squadra e negli ultimi anni si sono salvati tranquillamente. A mio parere i sardi potrebbero puntare a qualcosa in più rispetto alla salvezza. Possono contare su elementi come Conti e Cossu che possono cambiare la partita in qualsiasi momento. Noi sappiamo che la prestazione di Bologna non è stata frutto di un caso, possiamo e dobbiamo giocare a quei livelli. All'interno dello spogliatoio non c'è alcun timore, ma la voglia di scendere in campo e far bene".
Il suo sogno resta ancora quello di giocare in futuro nella Roma?
"So di godere della stima del club catitolino, ma ho scelto Lecce perchè volevo avere più possibilità di giocare per fare esperienza e crescere. Il mio futuro me lo devo guadagnare sul campo e solo il rettangolo verde dirà se sarò un giocatore da Roma. E' quello che mi auguro, ma non la vivo questa come un'ossessione. Ora penso al Lecce e alla conquista della salvezza".