Il Sud attende, la politica si rilassa e i problemi aumentano

Tutto tace e tutto è fermo. Insomma nulla di nuovo all’orizzonte. Siamo alle solite: noi, comuni mortali, costretti ad ascoltare le ormai stanche “parole, parole, parole”. Al Sud è sempre così attuale il ritornello della famosa canzone di Mina. Non passa mai di moda.

Nonostante gli slogan da campagna elettorale perenne e lo strombazzare dei nostri cari politici ci ostiniamo a dare retta, ipnotizzati, alle innumerevoli promesse che volano da Nord a Sud del Paese. Intanto la Puglia resta ai margini e annaspa nel mare eterno del suo isolamento.

E di teatrini, in questo periodo, ce ne sono tanti, e a più livelli. Si aprono nuove stanze a Monza, con tanto di immagine “sacra”, con un giovane Umberto Bossi che appare sulle pareti candide, accanto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I Ministeri al Nord. L’oggetto del baratto per garantire la tenuta di una maggioranza che, a dire la verità, non si capisce dove inizia e dove finisce.

Sconcertante l’illuminazione di Gianfranco Fini di mettere su un governo guidato dal leghista Maroni. Altrettanto preoccupante lo “status quo” dell’opposizione, che chiede elezioni subito, ma senza aver costruito un’alternativa che possa davvero convincere gli elettori.

Davanti a tutto questo spettacolo, noi gente del Sud stiamo ad aspettare, ostinatamente. Sogniamo collegamenti “moderni” da un punto all’altro della regione e tra la Puglia e il resto del mondo. Ci auguriamo di uscire dal tunnel della disoccupazione che aumenta sempre più e che colpisce soprattutto i giovani.

Attendiamo con innocente fiducia che quelle piccole e piccolissime imprese, create con sacrifici enormi, possano resistere alla crisi e non rimanere schiacciate dalla concorrenza più forte e volte sleale. Sembrava il miraggio in questo deserto arido: il Piano per il Sud doveva dare la svolta alla Puglia. Che fine ha fatto la creatura del Ministro salentino Raffaele Fitto?

Eppure tempo fa Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione, parlava di un centrodestra propositivo e unitario che in Puglia, come nel resto del Mezzogiorno, supporta l’azione e l’impegno del ministro Fitto e dell’intero Governo a partire dal Piano per il Sud.

Dove sono finiti tutti? Che state facendo? Intanto Nichi Vendola descrive provvedimenti, quelli del governo Berlusconi, che spaccano in due l’Italia che mettono a serio rischio la tenuta democratica del Paese. Ok governatore, ma qual è il contrattacco della Puglia per rivendicare i suoi diritti e ottenere quanto dovuto?

E noi siamo sempre qui, nessuno ci smuove, imperterriti a leggere fiumi di parole, ad ascoltare voci confortanti, condite di illusioni e vane speranze.

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