Un protocollo d'intesa fra Romano e Brambilla, al Vinitaly dei record

stand cantele vinitaly

Anche se inizialmente era difficile crederlo, Vinitaly non è soltanto sontuose degustazioni, stand elegantissimi e storie di vinificatori giovani, ma le cui tradizioni vengono da lontano. Vinitaly è anche politici di altissimo profilo.

Veronafiere si conferma il principale polo fieristico dell’agroalimentare italiano e a Vinitaly, nel primo pomeriggio di ieri, il ministro delle Politiche agricole, Francesco Saverio Romano, e del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere in maniera coordinata il turismo enogastronomico.

«Proprio nel ’93 a Vinitaly è partito il primo movimento sul turismo legato all’agroalimentare e all’enogastronomia di qualità – ha ricordato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello -. Parliamo di un settore fondamentale per il rilancio dell’economia e che coinvolge contemporaneamente storia, cultura, ambiente e territorio. E Veronafiere riassume in sé tutti questi valori, attraverso brand di riferimento internazionale come Vinitaly, Sol, Agrifood, Siab, strumenti di valorizzazione per le imprese ad ampio spettro».

Ancora sul fronte dell’effetto di traino di Veronafiere sull’economia nazionale, Riello ha invitato ufficialmente i ministri Brambilla e Romano alla prossima edizione di Fieracavalli (3-6 novembre 2011), «manifestazione che promuove la vicinanza fra l’uomo, gli animali, l’ambiente, ma anche il turismo».

Il protocollo fra i ministeri delle Politiche agricole e del Turismo, siglato oggi a Vinitaly, ha durata biennale (rinnovabile tacitamente per altri due anni) e si pone l’obiettivo di valorizzare il sistema “turismo & agroalimentare”, attraverso i distretti turistico–agroalimentari a livello nazionale con nuovi itinerari di eccellenza per promuovere l’immagine del brand Italia.

L'edizione 2011 di Vinitaly presenta poi un doppio record. La 45° volta di Vinitaly conta un numero di visitatori, nei primi tre giorni di manifestazione, in crescita del 10% rispetto al 2010, che a sabato sera raggiungono quota 100.000.

Record di presenze estere nei primi due giorni, con una percentuale di operatori stranieri del 42% sui 53.000 visitatori totali di giovedì e venerdì.

Positivo quindi il trend della fiera, che vede crescere di anno in anno il suo appeal nei confronti dei trader di tutto il mondo, ma soprattutto segnale di fiducia e ottimismo per lo sviluppo commerciale del settore. Confermata la provenienza di visitatori da oltre 100 Paesi, grazie al lavoro di incoming svolto dall’organizzazione di Vinitaly per portare in fiera delegazioni di operatori e buyer qualificati sia da Paesi tradizionali importatori, sia da quelli emergenti, e grazie al ruolo di Vinitaly in the World nel rafforzare l’attenzione sulla rassegna che si svolge a Verona.

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