Dove vanno i vini pugliesi, assessore Stefàno?

dario stefano vinitaly

“I vini di Puglia vanno dritti al cuore”: è lo slogan dell’iniziativa che la Regione Puglia ha programmato per domani sera, sabato 9 aprile. Le viuzze più belle e suggestive del centro storico di Verona, dove la movida locale rivolge quotidianamente le sue preferenze, nel cuore della lunga storia della città scaligera: lì la Puglia avrà un “posto riservato”. I ristoranti principali di via Sottoriva e di piazzetta Pescheria che hanno aderito alla iniziativa offriranno un rosato di Puglia come aperitivo e la possibilità di scegliere da una carta dei vini appositamente preparata una etichetta pugliese con cui pasteggiare.

E in attesa dell’evento vie e ristoranti coinvolti sono già tappezzati di manifesti e colori tipici della Puglia al Vinitaly. “Per un giorno - commenta l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - Verona, una delle principali città di una regione a forte impronta leghista, abbandonerà il verde padano per indossare il colore dei vini pugliesi”.

Che i vini di Puglia andassero dritti al cuore si è visto già ieri nel corso della serata “Puglia in Rosè”, evento in cui si è presentato “Divino Rosè”, primo concorso enologico nazionale riservato ai rosati italiani organizzato dalla Regione Puglia con la collaborazione dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani. Cornice, lo spettacolare Palazzo Giardini Giusti, un pezzo di storia e di cultura di Verona, scelto dalla Puglia non a caso: il rosato, pilastro della tradizione enogastronomica pugliese, in un edificio emblema della tradizione veronese. “Una occasione importante - sottolinea Stefàno – per valorizzare l’identità del rosato, quale prodotto unico di tecniche, varietà e zone vocate ben precise e non una semplice miscela di rosso e bianco”. Dalla battaglia vinta contro Bruxelles, che pure sembrava orientata verso i rosati "tagliati", ora la voglia di puntare sul rosè è forte e decisa. “Soprattutto in un periodo – spiega l’Assessore Stefàno - in cui i consumatori preferiscono puntare su un vino più leggero, meno strutturato e colorato, capace di associare qualità a prezzi più contenuti”. Strategia, questa, che sembra essere premiata dalla giovani generazioni, sempre più coinvolte nel gusto del rosato. Un vero e proprio boom, che non si spiega come fenomeno di moda ma piuttosto come un desiderio crescente ed una attenzione che va radicandosi verso un bere “più elegante”, leggero e consono alla fisiologia umana.

La serata è stata caratterizzata anche dalla premiazione di alcuni giornalisti, quale riconoscimento alla diffusione della cultura enogastronomica italiana e pugliese, delle tipicità locali e delle diversità vitivinicole. I premi “Puglia in Rosè” sono andati a: Marcello Masi, vice direttore del Tg2 Rai e responsabile della rubrica "Eat Parade"; Gioacchino Bonsignore, autore della rubrica "Gusto" del Tg5; Fabio Turchetti, giornalista enogastronomico del Messaggero; Davide Paolini, il "Gastronauta", giornalista e conduttore radiofonico di Radio24; Alessandro Regoli, direttore di "winenews.it". Per alcuni giorni, i premiati saranno ospiti in Puglia, un’opportunità in più per approfondire aspetti della cultura vitivinicola ed enogastronomica regionale.

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