Al cinema dal 1° aprile

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Il 1° aprile avremo un'ampia scelta nelle sale dei nostri cinema. Per allietare le nostre serate arrivano una serie di commedie, prima fra tutte Mia moglie per finta, nella quale un fantastico Adam Sandler si cala nei panni di Danny, un rinomato chirurgo plastico di Beverly Hills. Dopo che il suo matrimonio è finito ancora prima di principiare, ha imparato a fare della fede al dito un'esca per attrarre le belle donne per una notte, impietosendole con i suoi falsi racconti di come la moglie lo maltratti o lo tradisca. Quando, però, incontra Palmer e s'invaghisce seriamente, non dimentica certo di togliersi l'anello. Peccato che lei lo scovi comunque, nella tasca dei pantaloni.

Per gli appassionati di telefilm, arriva Boris Dal piccolo al grande schermo. In “Boris - Il Film” il regista televisivo René Ferretti tenta il grande salto: un film d'autore dopo tanti anni di fiction su carabinieri, intrighi ospedalieri e drammi in costume da prima serata. Insomma, un risarcimento dopo tutta una carriera dedicata al brutto. Ma il mondo del cinema è addirittura peggio di quello della tv, perché sotto l'allure del "salotto buono dell'industria culturale" si nasconde un sottobosco di sceneggiatori ricchi e nullafacenti, attrici nevrotiche, direttori della fotografia che si sentono grandi artisti. E, soprattutto, lo spettro incombente del Cinepattone, l'unico vero genere cinematografico che il pubblico apprezza e che, a dispetto dei "cinematografari" snob, manda avanti la baracca.

E per grandi e piccoli Hop. La pellicola racconta la storia di Fred (James Marsden), uno scansafatiche che accidentalmente ferisce il Coniglio Pasquale (doppiato nella versione originale da Russel Brand). Fred è costretto a prendere il suo posto fino a quando non guarirà. Mentre Fred deve prendersi cura della creatura, che si rivela il peggior ospite a livello mondiale, entrambi imparano cosa significa veramente crescere.

Per chi preferisse i film d'azione, la giusta scelta è Kick-Ass. Ma attenzione, è vietato ai minori di 14 anni.
Kick-Ass racconta la storia di un normale adolescente Dave Lizewski (Aaron Johnson), un appassionato di fumetti che decide di usare la sua ossessione come fonte d'ispirazione per diventare un supereroe nella vita reale. Come ogni buon supereroe, si sceglie un nuovo nome - Kick-Ass - assembla un costume e una maschera da indossare, e si mette a combattere la criminalità. C'è solo un problema che si pone sulla strada: Kick-Ass non ha assolutamente alcun super potere. La sua vita cambia per sempre, quando da vita ad una serie di imitatori, s'incontra con un paio di pazzi vigilanti – l'undicenne armata di spada, Hit Girl (Chloe Moretz) e suo padre, Big Daddy (Nicolas Cage ) - e forgia un amicizia con un altro supereroe in erba, Red Mist (Christopher Mintz-Plasse). Ma grazie agli intrighi di un boss locale, Frank D'Amico (Mark Strong), la nuova alleanza sarà messa alla prova.

Inoltre è in arrivo The Ward - Il Reparto Una ragazza grida di paura, nel braccio isolato di un ospedale psichiatrico. L’indomani, un’altra ragazza, Kristen, dopo aver dato fuoco ad una casa colonica tra i boschi, viene catturata dalla polizia locale e portata nello stesso reparto, senza alcun ricordo degli eventi precedenti al rogo. Qui, Kristen incontra quattro coetanee: la seduttrice Sarah, l’infantile Zoey, la creativa Iris e la selvatica Emily, ma viene anche a conoscenza dell’esistenza di Alice, una ragazza sulla cui sorte regna il mistero, il cui fantasma terrorizza i corridoi dell’ospedale e impedisce che chiunque esca vivo dal “reparto”.

Per chi volesse seguire un genere più impegnato ecco La fine è il mio inizio. Ormai giunto al termine della propria vita, Tiziano Terzani racconta a suo figlio Folco la sua storia, le sue esperienze spirituali e come si sta preparando ad affrontare la morte. Il film, che vede tra gli interpreti Bruno Ganz, Elio Germano e Andrea Osvart, è tratto dall'ultimo libro di Terzani, pubblicato postumo. Lo scrittore indaga e descrive la propria esistenza trascorsa a viaggiare per il mondo, alla ricerca della verità.

Ed infine tra i più consigliati dalla critica, Poetry In una cittadina di provincia, attraversata dal fiume Han, Mija vive con il nipote sedicenne, che la figlia le ha lasciato da crescere. È una donna dolce e un po’ eccentrica, che pare guardare al mondo con più attenzione e più gratitudine degli altri. Iscrittasi per caso ad un laboratorio di poesia alla casa della cultura del quartiere, s’impegna a consegnare un componimento entro la fine del corso, ma la partecipazione del ragazzo ad un’azione brutale e la richiesta di riparazione con del denaro che non possiede, la mettono di fronte al brutto e al male e scrivere col cuore le appare improvvisamente impossibile.

Buona visione!

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