Scandalo Pet Tc a Lecce. Giuseppe Calabrese definisce miope e strabica l'Asl

Pet Tc

Nel Centro di Medicina Nucleare Calabrese di Lecce si parla di una notizia trapelata circa un accordo tra la Asl Lecce e la struttura privata “Città di Lecce” al fine di migliorare il sistema delle prestazioni di radioterapia a vantaggio dei circa 1.500 pazienti salentini che ogni anno ne hanno bisogno.

Secondo i termini d’accordo, la Asl potrebbe rispondere così a tutte le richieste provenienti dalla provincia potendo usufruire anche delle attrezzature della Città di Lecce, che intanto avrà la garanzia dell’utilizzo del suo servizio di Radioterapia senza il vincolo dei tetti di spesa. Fornire un servizio di qualità ed abbattere le liste d’attesa.

"Ci si chiede a questo punto -si legge nella nota del Dottor Giuseppe Calabrese, amministratore del Centro Calabrese- perché l'Asl non abbia fatto nulla per risolvere il problema dell’unica PET-TC presente nel territorio salentino, quella del Centro Calabrese che da gennaio ha dovuto sospendere l’erogazione delle prestazioni.

Il problema -continua Calabrese- è il medesimo e identiche le motivazioni pubblicamente addotte dall’Asl per giustificare il nuovo convenzionamento con la “Città di Lecce”: abbattimento delle spese di mobilità passiva e offerta di un servizio adeguato anche ai cittadini del Salento.

Allora, pur esprimendo il plauso generale per l’iniziativa assunta per la radioterapia con la convenzione tra ASL e Città di Lecce, si segnala la incomprensibile gestione dell’Amministrazione sanitaria regionale e locale, caratterizzata da un evidente “strabismo” e “miopia”:

- “strabismo”, perché si è voluto dare pubblico rilievo ad un iniziativa volta ad un miglioramento del servizio sanitario locale, sbandierando la vantaggiosità dell’accordo con la Città di Lecce per i cittadini salentini e contemporaneamente, si lasciano gli stessi cittadini privi di un servizio diagnostico essenziale quale è quello della PET-TC;

- “miopia” perché, com’è a tutti noto, la “diagnosi” precede la “cura”, sicché per abbattere le spese di “mobilità passiva” dei cittadini salentini e porre finalmente termine ai cosiddetti “viaggi della speranza” è indispensabile garantire il funzionamento dell’unica struttura di PET-TC della Provincia di Lecce;

tale esame, infatti, precede necessariamente la fase di “radioterapia” e consente di seguire l’evoluzione della malattia e l’efficacia della cura, sicché i cittadini saranno comunque costretti a spostarsi anche di migliaia di km finché l’ASL e la Regione non risolveranno il problema delle risorse da assegnare al Centro Calabrese".

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