La Regione Puglia punta sull'industria creativa

Programmare, attuare e monitorare le politiche a sostegno del settore dell'industria creativa e culturale pugliese: con questo obiettivo è stato istituito un tavolo tecnico, con la firma a Bari di un protocollo d'intesa tra Regione Puglia, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese.

«Vogliamo lavorare in maniera più sistematica - ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - alla costruzione di un distretto produttivo della creatività. Si tratta di sviluppare quello che già in Puglia è stato fatto ed ha attirato la curiosità e l'attenzione del mondo intero. Le tante azioni che abbiamo messo in campo, investendo su cinema, teatro, musica, giovani talenti ed officine di creatività, hanno oggi bisogno di integrarsi. E noi in Puglia -ha continuato - vogliamo fare il contrario di chi pensa che in tempi di crisi bisogna tagliare i finanziamenti alla cultura, mettendo per strada gli operatori culturali ed i protagonisti dell'Italia del talento e dell'innovazione».

Compito del tavolo tecnico è di definire entro sei mesi «un programma di interventi integrato a sostegno dell'industria culturale e creativa, anche nella sua connessione con le politiche giovanili, nel settore dell'audiovisivo e dello spettacolo dal vivo». La firma del protocollo «concretizza - ha spiegato l'assessore regionale alla cultura, Silvia Godelli - un punto del programma del governo Vendola che porterà a strutturare il distretto della creatività e della cultura. Settori che l'Unione Europea indica come un potenziale e che il Comitato economico e sociale (Cese) invita a sfruttare. Noi lo facciamo andando verso una rete produttiva (il cui primo polo è il cineporto nella Fiera del Levante di Bari) e con progetti come il 'Puglia Sounds' legato allo sviluppo dell'intera filiera della produzione musicale o, legandoci strettamente al turismo, come con il cartellone unico».

«Lo facciamo - ha aggiunto l'assessore regionale alle politiche giovanili, Nicola Fratoianni - integrando le tante politiche messe in campo sino ad oggi: in particolare, penso di usare Bollenti spiriti come humus». «Non solo un'opportunità di aggregazione ma anche - ha spiegato l'assessore regionale allo sviluppo economico, Loredana Capone - di attrarre investimenti e produrre occupazione. Vogliamo tradurre la creatività in industria». «Diamo intanto stabilità e prospettiva - ha detto il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi - ai tanti giovani che le politiche regionali hanno attivato in questi anni». «Assecondiamo - ha concluso il presidente dell'Apulia Film Commission, Oscar Iarussi - l'andamento della realtà in Puglia della vita creativo-culturale».

Nell’Unione Europea sono 6 milioni i lavoratori impegnati nell’industria collegata ai fenomeni cultural
i. A dirlo è l’ultimo studio sull’argomento (novembre 2006) commissionato dalla EU. Un’occupazione che non ha subito crisi, ma anzi è persino aumentata dell’1,85% proprio in anni, (tra il 2002 e il 2004), nei quali il mercato del lavoro subiva una flessione. La stessa Ue ci dice che in Europa la cultura procura il 2,6% del Prodotto interno lordo.

Ecco perché strutturare la collaborazione con l’Apulia Film commission e con il Teatro pubblico pugliese rappresenta innanzi tutto un volano di sviluppo. La creatività produce investimenti capaci di attrarre progetti, persone, capitali. In una parola è funzionale alla costruzione di strategie di marketing territoriale perché è proprio l’industria creativa a creare e a rinnovare l’immagine complessiva di un Paese.

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