Porto turistico a Gallipoli. I pescatori non ci stanno e protestano

Acque agitate ancora nel mare della perla dello jonio. Son partiti dal porto mercantile per dirigersi verso il palazzo di città. I pescatori a Gallipoli, depongono remi e reti, ed alzano la voce contro l’amministrazione Venneri. Non ci stanno alle decisioni paventate dal primo cittadino di fare del porto peschereccio e mercantile una “non definita zona –dicono- di pontili galleggianti invadenti lo specchio d’acqua e le banchine portuali”.

Ecco quindi il corteo di protesta contro quello che viene visto come un grave attacco alla propria attività, una delle più antiche e principali nella perla dello jonio. Facendo seguito quindi all’assemblea del 26 luglio scorso, svoltasi in largo Canneto, presso gli uffici della Cooperativa Armatori Pesca, alla presenza degli esponenti di tutti i settori delle marinerie in rappresentanza delle categorie dei pescatori, armatori, agenzie marittime, doganalisti, operai portuali, trattoristi, barcaioli, ormeggiatori etc. etc., protestano.

Protestano nonostante Giuseppe Venneri abbia cercato in ogni modo di rassicurarli spiegando che i futuri lavori avrebbero reso fruibile tanto il porto mercantile, tanto quello turistico e che l’attività dei pescatori sarebbe stata anzi migliorata.

Non convincono le parole del sindaco anche il suo attuale nemico politico. Secondo l’onorevole Vincenzo Barba difficilmente nello stesso specchio d’acqua possono insistere, al contempo, un porto commerciale e un porto turistico.

Nel frattempo la mobilitazione si avvia. I pescatori esigono risposte certe dal primo cittadino. Accanto a loro anche le rappresentanze delle cooperative del settore pesca: Cooperativa Lucia, Cooperativa Pesce Azzurro, Cooperativa Il Faro, Cooperativa Il Delfino, Cooperativa Armatori Jonici, Soc. Coop. Barabba, Cooperativa Stella Azzurra, Cooperativa Motopescherecci, oltre ai rappresentanti di Federpesca-Grandi Armamenti.

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