“E senza fantasia di sicuro si muore tutti un pò prima!”
E’ con questo slogan che si è aperta la quarta edizione di Lecce tattoo fest, che ha riscontrato un grande successo di presenze e testimonia che il mondo del tatuaggio si è finalmente liberato dai tabù, trasformandosi in un fenomeno trasversale adatto a tutti, grazie anche all’evoluzione delle tecniche e degli stili e degli stessi strumenti.
Quattordici mila visitatori hanno preso parte alla tre giorni dedicata al tatuaggio e alla body art per la quarta edizione della tattoo convention leccese. Centinaia i tatuaggi realizzati da 180 tatuatori arrivati da diverse parti del mondo, ospiti nelle categorie del tattoo come japan, tribal, color, black ‘n grey, traditional.
Tatuaggi, piercing, microdermal, body painting. Il campionario è stato vario. I prezzi, altrettanto. Nei tanti stand allestiti alle Manifatture Knos solo professionisti del settore armati di guanti, mascherine, sterilizzazione, monouso, dove non c'è spazio per l'improvvisazione, perché il risultato deve essere spettacolare e i tutti lavori che ne escono fuori sono davvero capolavori. Uomini, donne, giovani e meno giovani, la corsa al tatuaggio non conosce ostacoli, e alla fine è un trionfo di corpi pieni di mostri, scritte, tribali, fiori, animali, nessuna parte del corpo sfugge all’invasione d’arte sulla pelle: braccia, gambe, piedi, testa, schiena e fondoschiena i punti preferiti dal popolo dei tatuaggi.
Il popolo della body è disposto anche a lunghe attese pur di tornarsene a casa con il primo o l'ennesimo segno sul proprio corpo, ognuno dei quali significativo di qualcosa. E non c'è dolore che tenga, alcuni l'esorcizzano con l'i-pod, altri ingannano l'attesa leggendo, qualcuno a sua volta piange sotto un paio di occhiali da sole.
Grande merito va dato agli organizzatori, Andrea Simone Ciro e Johnny, che con energia, passione e professionalità hanno saputo creare le premesse per una edizione da ricordare e da riprogrammare per il prossimo anno.
Noi di Salentowebtv, media partner della tre giorni più colorata di Puglia, abbiamo cercato di creare una connessione tra i visitatori con un digital storytelling dedicato e la realizzazione del social wall, che ha permesso allo spettatore/visitatore della convetion di essere dentro e non di fronte alla storia, interagendo e fotografando per poi postare a suo piacimento.
Il racconto fotografico del social wall è diventato, così, parte integrante della narrazione dell’evento, generando contenuti emozionali e di partecipazione spontanea, anche per chi non ha potuto esserci fisicamente.
“Il tatuaggio è una cartolina che mandi a te stesso, è la tua memoria storica. Con il tatuaggio fermi un momento per sempre“
L’appuntamento è per il prossimo anno, buon lavoro a tutti!