Lecce2019, finisce un sogno, a trionfare è la vicina Matera

Non ce l’abbiamo fatta. Il cuore, la pancia, lo spirito erano quelli giusti, tanta emozione, tanta ansia nei momenti che hanno preceduto il verdetto finale dalla sala del Must di Lecce.
Noi c’eravamo ma non eravamo i soli a gremire la sala del Museo storico di Lecce per seguire la diretta con il Mibact - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo di Roma e attendere insieme il verdetto ECoC.

 
Verdetto che non è tardato ad arrivare, annunciando che è stata Matera la città italiana designata come capitale europea della cultura per il 2019. Il verdetto è stato comunicato dal presidente della Giuria di selezione Steve Green al ministro dei Beni e delle attività culturali Enrico Franceschini.
La città lucana dunque, ha avuto la meglio sulle altre cinque italiane finaliste: Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Con sette voti su tredici Matera è stata perciò ufficialmente designata Capitale della cultura insieme a Plovdiv in Bulgaria. Alla città della Basilicata è stato assegnato il premio di un milione e mezzo di euro.
Delusione e tristezza sui volti dei tanti leccesi che proclamavano a gran voce la vittoria della propria città barocca e di tutto lo staff di Lecce2019.
C’è chi è scoppiato a piangere, poi però un lungo applauso ha rotto la tensione.

Lecce è una città che si è messa in gioco con grande dignità e grande impegno, è una citta che a prescindere dal titolo, ha compiuto enormi passi avanti, è una città che ha saputo costruire fare squadra, comunità. Il titolo va alla bella città dei Sassi, ma noi siamo e restiamo Lecce, la città del barocco per eccellenza, perla del Salento e Capitale della cultura a priori nel cuore di tutti noi.