Un dialogo sull'arte con il pittore e poeta degli oceani.

Nell’ex Convento dei Teatini Oronzo De Matteis espone e rifinisce i suoi quadri. Lo chiamano il pittore degli oceani, lui che ritrae il mare, le sue onde e le increspature, senza linee di orizzonte.
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L’artista nato nel ’37 ha trascorso molti anni della sua vita nei mari del mondo a bordo di una nave con pennello e spatola in tasca e uno sguardo attento negli occhi. I suoi ricordi sono conservati nei suoi quadri che raccontano le tempeste del Pacifico che hanno impaurito il pittore a undicimila metri di profondità dal fondale, i tramonti di quei viaggi caraibici, e i ricci che rimandano al suo mare, quello salentino.

L’artista formatosi negli ambienti internazionali come Amsterdam, Bonn, Buenos Aires, Madrid, Monaco, Parigi ha ricevuto molti apprezzamenti e riconoscimenti all’estero. Dopo aver vissuto in diversi paesi, immerso in tante culture, appreso quattro lingue, è tornato a casa in questo finis terrae dove continua a dipingere in solitudine. Ogni dipinto, aldilà del tema rappresentato, è realizzato attraverso il linguaggio della percezione ottica e di assoluta libertà espressiva che denota il rifiuto ogni tipo di restrizione da parte del pittore;
La tecnica è mista: usa argilla, gesso, colori in polvere, spatole, pennelli e colori ad olio.