Nell’Archivio Storico di Lecce la storia della città

Agli inizi dell’ 800 a Lecce non esisteva una raccolta diligente e scrupolosa degli atti che riguardavano la storia della nostra città. Solo nel 1897 il sindaco Giuseppe Pellegrino decise di dare vita ad un archivio. Con delibera della Giunta affidò al ragioniere Luigi Botrugno e ad alotri tre impiegati la sistemazione dei documenti archivistici.

Dopo due anni di intenso lavoro tutti i documenti dal 1861 al 1894 furono raccolti in una pandetta divisa per materie.
Lecce poteva così vantare un Archivio ordinato ed efficiente.
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L’Archivio, trasferito dall’ex Convento degli Olivetani al Castello di Carlo V, ha oggi sede in via Pio XII 32 a Castromediano di Lecce.
L’Archivio storico del Comune di Lecce non conserva documentazione precedente ai primi dell’800 eccetto il Libro Rosso dell’Università, la cui copia originale è andata perduta a Napoli. Oggi restano due copie del volume contenente la trascrizione dei diversi privilegi e diplomi dei sovrani concessi in favore della città, degli atti statutari dell’antica università, poi comune, dei documenti pubblici e privati dalla fine del 1200 agli inizi dell’800, una nella sede archivistica di Lecce, l’altra nell’ Archivio di Stato di Roma.
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Questa mattina le nostre telecamere sono entrate nell’archivio guidate dalla responsabile Dott.sa Concetta Caruso, che ci ha guidato tra i grandi volumi contenenti la storia di Lecce: documenti, registri anagrafici, planimetrie e foto di antichi documenti e statue.
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