Il Festival La Notte della Taranta ha fatto ritorno nella Grecìa Salentina per la sua terzultima tappa. Cutrofiano e la sua piazza hanno fatto da sfondo a tre gruppi nati e cresciuti in terra pugliese, ma comunque diversi fra loro.
A salire sul palcoscenico per primi sono stati gli Etnikantaro, formazione proveniente dalle Murge costituita da nove elementi la cui musica si fonda sulla rielaborazione delle antiche tradizioni musicali del loro territorio, contaminate da suoni e timbri distillati dalla musica del bacino del Mediterraneo. Poi gli Alla Bua, gruppo nato nel 1990 dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina, dalle ronde della festa di San Rocco di Torrepaduli alle notti itineranti del canto di Santu Lazzaru, fino alle tipiche feste nelle corti. A chiudere la serata sono state le note dei Mascarimirì. La formazione dei fratelli di origine rom Claudio “Cavallo” Giagnotti e Cosimo Giagnotti ha da tempo ha esteso il proprio progetto musicale consolidando una sperimentazione musicale definita “Punk-Dub-Tarantolato Salentino”, espressine nata dalla fusione tra musica popolare e tecniche musicali estranee alla tradizione.