Passato e presente, tradizione e ricerca, oralità e nuove scritture. Sul palco di Piazza Pio XII, a Cursi, La Notte della Taranta arriva con un miscuglio di esperienze che coniuga giovani leve del Festival e nomi che ne hanno fatto la storia. Binomio innovativo e sperimentale, che per la prima volta accoglie Li Strittuli. Per la terza tappa, il gruppo ha portato in dote il suo lungo lavoro di scavo nel patrimonio di canti e musica del nord Salento e dell’area brindisina in particolare, un viaggio nella pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro e protesta. Accanto a loro, chi oltre trent’anni fa ha acceso la miccia della riproposta musicale popolare, fondando il Canzoniere Grecanico Salentino, ora affidato al figlio Mauro. È Daniele Durante, che nella piazza di Cursi ha presentato il suo ultimo lavoro discografico, “Le mani del Sud”, l’intensa raccolta di dieci liriche del più importante poeta salentino, Vittorio Bodini, musicate sulle melodie e sulle malinconiche ballate di questa terra, nel continuo rimando ai ritmi e ai temi di altri Sud del mondo. Spazia, invece, dalla Sicilia all’Irlanda, dalla Calabria ai Balcani, passando ovviamente per il Salento, il repertorio dei Kalàscima, zampogne, bouzouki, launeddas sardi e tamburelli per segnare il racconto di lotte contadine e vissuti operai, come La Rivolta dell’Arneo, 8 Agosto ‘56 - Marcinelle, A Guido Rossa, Meridionale, Bancopoli.