Una vittoria schiacciante, sin dai primi dati, che man mano venivano fuori dallo spoglio delle schede votate. Paolo Perrone viene coronato sindaco di Lecce e riconferma il capoluogo salentino come la "roccaforte" del Pdl, in controtendenza rispetto la tendenza nazionale che vede invece il crollo del Popolo della Libertà. Non c'è stato nemmeno per un attimo un testa a testa con l'avversaria più temuta, Loredana Capone. Nessuna possibilità di arrivare al ballottaggio per la candidata del centrosinistra, che ha riconosciuto la "debolezza" di una coalizione che non è riuscita a fare squadra attorno alla sua persona. La distanza del sindaco uscente con gli altri candidati poi, Luigi Melica, Antonio Capone, Maurizio Buccarella e Andrea Valerini si è rivelata sempre più lontana. Irragiungibile. Lecce quindi dà nuovamente fiducia a Paolo Perrone che nel suo affollato comitato ha ringraziato tutti: "Abbraccio i miei concittadini idealmente perché ho sentito tutti loro ricambiare il mio affetto per la città. Anzi, mi sento in debito con loro". Il suo primo impegno, la battaglia sull'Imu. Soddisfatto l'onorevole Raffaele Fitto: "Paolo Perrone si riconferma sindaco con un successo eccezionale e tornerà a lavorare fin da domani stesso con la consueta competenza".