"La nostra è una scelta di coerenza politica. Non potevamo allearci nè con Perrone nè con la Capone. Perrone ci ha cacciati, siamo all'opposizione e lo contestiamo perché ha portato allo sfascio una città che ha una disoccupazione giovanile altissima, 23mila famiglie povere e 43mila persone assistite dalla Caritas. La sinistra ha messo nella sua alleanza tutto e il contrario di tutto. Per noi Luigi Melica è la persona ideale per rilanciare la politica, non delle "formazioni", ma che s'interessi finalmente dei problemi della gente".
Con questo discorso il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa benedice la candidatura a sindaco di Lecce di Luigi Melica. Nel quartier generale del suo partito, il leader assicura che la scelta è stata voluta a livello nazionale ma condivisa con tutti i dirigenti di partito perchè Lecce ha bisogno di capacità e programmi concreti, non dei libri dei sogni "e finora -ha aggiunto Cesa- al Comune ha regnato solo carenza di progettualità".
Nonostante il flop a Lecce e la fuoriuscita di Fli, il progetto nazionale del Terzo Polo continua, ha poi assicurato Lorenzo Cesa e da Lecce manda un messaggio al segretario nazionale del Pdl Agelino Alfano: "Basta con gli slogan, bisogna avere maggiore responsabilità sostenendo il governo Monti che sta ridando credibilità al nostro Paese a livello internazionale.