Italia Wave Love Festival: taglio doloroso, ma per chi?

Chi ha avuto modo di godere degli interventi culturali offerti dalla nota manifestazione Italia Wave Love Festival si è chiesto, almeno una volta, negli ultimi mesi, perché mai Lecce avrebbe dovuto spalancargli le porte della città con l’ansia di chi certe cose non se le sarebbe mai potute permettere. Un Festival dalle grandi ambizioni, di certo, che da sempre raccoglie consensi di pubblico e di critica ma che, al contempo, porta avanti ed esibisce una macchina perfetta assolutamente autonoma e indipendente, però, dal luogo in cui viene ospitata. Abbiamo rischiato, e tutt’ora ogni giorno rischiamo, che intere rassegne vengano cancellate a causa di fondi insufficienti. Troppo spesso ci siamo sentiti dire che se c’era da tagliare, purtroppo, e con enorme amarezza, bisognava farlo proprio su quelle cose non indispensabili come la cultura. Oggi, il Comune finanzia Italia Wave Love Festival per un importo pari 40.000 euro, la Provincia, avrebbe dovuto farlo, invece, per 80.000 euro. Pagine e pagine dei nostri quotidiani dedicate al dispiacere della Vice Presidente della Provincia di Lecce Simona Manca per il ‘ taglio doloroso ma necessario’. Decisione, quella di comunicare alla stampa, certamente motivata dal fatto che, a soli pochissimi giorni dall’inizio del festival, un ente importante come la Provincia abbia dovuto ritirare la promessa precedentemente fatta ma, aldilà di questo, ‘taglio doloroso’ per chi? Ci chiediamo noi. E’ doloroso tutt’al più, per noi giovani professionisti dei settori tutti, innamorati sinceramente della nostra terra, realizzare giorno dopo giorno che i nostri palazzi salentini sono senza dubbio più propensi a condividere quell’abitudine tanto italiana nel riconoscere l’ ‘estraneo’ come protagonista di un luogo che non gli appartiene piuttosto che considerarlo, invece, un’opportunità per promuoversi altrove. Siamo onestamente un po’ stufi di sentirci ripetere che Lecce, e il Salento tutto, è ormai sulla bocca di tutti, un nodo centrale nella cartina delle ‘capitali culturali’ del mondo. Lecce citata su Lonely Planet, la luce di Lecce al Festival internazionale del cinema di Berlino nel Film Mine Vaganti del regista Ferzan Ozpetek. E’ forse arrivato il momento di concentrarsi sulla gente di chi questa Lecce e il Salento lo vive, di tutti quei giovani che pian piano ormai muovono verso orizzonti lontani e che, presto, finiranno per consegnare, ai milioni di turisti, strade completamente vuote e tristi. Perché i luoghi, i nostri luoghi, non li riempiono solo architetture magnifiche e belle ‘cartoline’ ma anche e soprattutto il nostro calore, la nostra professionalità, il nostro saper sempre accogliere con il sorriso sulle labbra, noi, giovani dal futuro brillante, probabilmente da un’altra parte. E per tutti coloro che i soldi non li guadagnano, ma sono comunque disposti a spenderli, ricordiamo che Giovedì 14 luglio si potrà ascoltare il concerto di Jimmy Cliff e dei Sud Sound System alla modica cifra di 15 euro, Venerdì 15 luglio Paolo Nutini a 23 euro, e Sabato 16 luglio Lou Reed & Band a 25 euro.
Per concludere, ben vangano mille e mille Italia Wave Love Festival, ma il quesito che noi vogliamo porre all’attenzione di tutti è: con tutte le realtà che popolano il nostro territorio e ci regalano con grande sforzo e passione respiri sempre nuovi, anche nei momenti di profondo buio economico, perché non provare a mettersi insieme e ragionare su eventi che potrebbero veramente in quel caso essere costruiti su misura per noi?