Lecce ricorda Peppino Impastato:"La mafia è una montagna di merda"

L'urlo di Peppino Impastato contro la mafia, definita una "montagna di merda". Il ricordo di Aldo Moro, lo statista ammazzato dalle BR. Tutti quei magistrati che hanno lottato contro la mafia. Il 9 Maggio è la data del ricordo e a Lecce si è riflettuto sulla cultura della legalità, sulla lotta contro la criminalità e sugli esempi di "coraggio" e onestà. Un momento voluto da Lecce2.0dodici, Circolo Zei, Terra del Fuoco Mediterranea, Giovani democratici Lecce, Libera Lecce, Ass. Nomeni per Antonio Montinaro, Libera Terra Puglia Mesagne.
Oggi, quindi, l'anniversario della morte di Peppino Impastato, il suo ricordo servirà a tutti per aggiornare il vocabolario civico. Per ripassare le regole essenziali di una cittadinanza consapevole. Per farlo si è pensato di rivedere insieme degli spezzoni del film che ha avuto il grande merito di socializzare ai più questa sua vita esemplare “ i cento passi” di Marco Tullio Giordana; di riproporre approfondimenti giornalistici a lui dedicati; di rileggere alcune sue poesie; di ascoltare i pensieri di chi lavorò sulla carte processuali per capire meglio come si tentò di depistare l’indagini sul suo assassinio; di riflettere sul rapporto tra criminalità organizzata e territorio nella nostra provincia; di come affermare una cultura della legalità unico antidoto al virus criminale.

Hanno così accolto l’invito

ANTONIO MARUCCIA, magistrato, estensore della relazione della Commissione Parlamentare Antimafia sulla morte di Peppino Impastato, Commissario Straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali;

MATILDE MONTINARO, sorella di Antonio Montinaro, agente di scorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci, che lavora da anni per ricordare il valore delle tante vittime cadute in difesa dello Stato attraverso l’associazione NOMENI;

FABIO ZULLO, responsabile di Libera terra, cooperativa sociale fondata da giovani pugliesi per il riutilizzo dei beni confiscati alla SCU;

ROSARIO TORNESELLO, giornalista, caporedattore di Lecce del Nuovo Quotidiano di Puglia, autore di libri sul fenomeno criminale nel Salento, l’ultimo dei quali Tacco e Tabacco dedicato al business del contrabbando delle sigarette nel brindisino;

DON RAFFAELE BRUNO, cappellano del carcere di Lecce, figura simbolo dell’associazione Libera in puglia.