#MAgarte: Ad occhi chiusi

di Mariella Agostinacchio

Una mostra ad occhi chiusi alla Galleria Muimart di Lecce. Brusio di parole, racconti, tecniche complesse ed elaborate ci illustrano le stampe Lamunda su Diasec di Luigi Caiffa. Ma le sue Sacred Slide mi parlavano
in silenzio. Notti trafitte dalle tramontane pasquali, quando, si sa, a Pasqua fa sempre freddo.

Silenzio, litanie, fruscio di camici inamidati, volti trasfigurati alla luce radente delle candele, echi di pianti di Addolorate che conosco, marce funebri cadenzano il passo. Ricordi conservati con la tenacia di chi la passione, il pathos lo ha dentro. Non si recide l’ intimità con il sacro, con la ritualità epidermica. Un richiamo profondo che ha nutrito la dimensione del dolore, dove l’unica fuga è consegnarlo ad un simulacro processionale. Ed il rito si ripete fuori e dentro senza interruzione ne’ laico distacco. Perché si vive e si trasfigura ogni volta nel teatro della Settimana Santa.

#salentowebtv #MAgarteLa Settimana Santa da sempre è espressa attraverso il linguaggio multiforme dell'arte che nei...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Giovedì 24 marzo 2016

Echi di bande inseguono i misteri dolorosi, framezzate a voci del popolo, la tua gente che in quel giorno riconosci, saluti, abbracci, quasi che il tempo si fermi nella danza macabra della morte. Esorcismi collettivi in cui sospesa nel tempo, in una consapevole ipnosi, sovrapponi tuo padre, tuo fratello, tuo zio, l’amico che non c’è più, e sfiori il corpo di chi non conosci ma riconosci nella liturgia interiore.

Misticismo o folclore, parata o penitenza: cosa importa? E’ un’umanità cristallizzata quella che vedo da una loggia, un horror vacui brulicante e disarmante che si accalca e si srotola. E mi punge acre e suadente l’odore
di incenso, i turiboli brillanti d’argento che in Spagna agitano le comuni radici e riaffiora il Vesperbild di terre germaniche. Pizzi neri sui capi coperti di donne sempre più forti, sempre più belle.

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