#MAgarte: tra le volute di Lecce

di Mariella Agostinacchio

La luce zenitale taglia i contorni come sospensioni metafisiche, quando l’aria solida dà peso al vuoto e i ricordi di bambina riemergono tra le doghe di pulviscolo delle persiane estive. E’ la controra, ma ho un primo appuntamento irrinunciabile, devo incontrarmi con Lei e per conoscerla non ho voglia di mete. Sento parlare di luoghi, toponimi, strade, e come sempre non amo gli itinerari. Inizio da lì, dal ricamo più complesso, dal labirinto immaginifico: giro l’angolo e mi manca il respiro, resto sospesa davanti a Santa Croce.

#salentowebtv Questo pomeriggio passeggiamo dentro #Lecce seguendo gli appunti suggestivi del #blog di Salentoweb.Tv...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Venerdì 4 marzo 2016

Una ragnatela di impalcature non mi lascia osservare, non vedo con gli occhi ma con il desiderio di guardarla. Così scelgo la mia iniziazione a Lecce. Non so quando ho deciso di amare la vostra città: forse nel momento stesso in cui lei mi ha risposto frazionandosi in muri friabili, in comignoli massonici, in telamoni gementi, in labirinti viari. Strano effetto i pinnacoli del Rosario, come inni trionfanti di gladioli odorosi, o le giravolte che mi camuffano e gli alberi che spuntano improvvisi dietro i muri.

Silenzio privato in strade che sembrano case, quando mi perdo non appagata in percorsi noti. Da tempo ormai ho i miei luoghi dell’anima. Il teatro romano, stretto tra quinte abitate, intimo per chi osserva i gatti che lo abitano. Il convento delle Benedettine, dove la ricchezza contrasta con la discrezione dell’ordine; l’Arco di Prato, dall’altezza a portata di mano e San Matteo, con gli inquietanti mascheroni infernali, i vicoli alle spalle dei Teatini dove improvvisi si distendono piazzette e i rettifili si frammentano ai cortili. Come nei sogni, tutto è ribaltato in primo piano, non c’è profondità, ne’ vuoti. Le angolazioni diverse si compenetrano, sovrapponendo l’odore speciale e avvolgente del Politeama, i suoi rossi velluti ormai familiari, alla voce di Tito Schipa rabdomante di emozioni e ricordi, in quel Paisiello dove i sogni hanno preso forma di realtà.

#salentowebtv #MAgartePasseggiare dentro #Lecce vuol dire lasciarsi rapire dalla bellezza di Santa Croce, uno dei...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Venerdì 4 marzo 2016

E tutti i luoghi che prendono nome di Palmieri sono intrecciati alle mie giornate quasi fossero posterule rigeneranti. La struggente visione del Crocifisso del Genuino al Castromediano dialoga con la fragile cartapesta
tra le pareti vetuste di S.Francesco della Scarpa quando ho incontrato un vecchio amico, Carmelo Bene e i suoi costumi di scena. Guardo in alto le porte delle antiche mura: belle e ricche all’esterno, spoglie all’interno. Sarà
solo facciata? Così dicono di questa città dagli altari che fingono il marmo del nobile barocco capitolino.

#salentowebtv #MAgarte"Non so quando ho deciso di amare #Lecce," racconta Mariella Agostinacchio nel #blog di...

Pubblicato da Salentoweb.Tv su Venerdì 4 marzo 2016

Forse è così ma non mi importa. So che vivo ogni istante con tanta intensità da cercare solo tutta la bellezza possibile.
Non c’è un luogo più amato di quello in cui sei solo te stesso. M’ero lasciato dietro Lecce ancora troppo giovane e pieno di polemiche contro la immobilità della sua vita, e ora mi ero posto per intero dalla parte di Firenze, accettando il rozzo errore che la prima fosse una forma sbagliata[…]si trattava di due ipotesi altrettanto motivate e legittime dell’universo” Vittorio Bodini.

Rimango avvolta in volute.

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